Report, autonomia delle Regioni e servizi nei Comuni, la denuncia: «La Costituzione è ancora inapplicata» – Il video
«In Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna vive il 30% della popolazione italiana. Ma si produce il 40% del Pil. Oggi le tre regioni chiedono una maggiore autonomia per gestire 16 miliardi di spesa pubblica in più. Per alcuni garantirà maggiore efficienza nella spesa pubblica. Per altri è una secessione dei ricchi, che produrrà un impoverimento del Mezzogiorno. Chi ci guadagna e chi ci perde dall’autonomia differenziata?». È questa la domanda a cui proverà a rispondere stasera l’inchiesta di Manuele Bonaccorsi in collaborazione con Giusy Arena a Report, su Rai Tre. Nell’inchiesta saranno presentati i dati raccolti nel dossier «Il calcolo disuguale. La distribuzione delle risorse ai comuni per i servizi», elaborato da Openpolis in collaborazione con Report e presentato stamane a Roma nel corso di una conferenza stampa con Vincenzo Smaldore (responsabile contenuti Openpolis), Sigfrido Ranucci (autore e conduttore di Report), Marco Esposito (giornalista). A introdurre l’incontro, il senatore Vincenzo Presutto, vicepresidente della commissione bicamerale sul federalismo fiscale.
Fondi, servizi e Costituzione
«I comuni che spendevano i soldi e che avevano i servizi ottengono un rifinanziamento. Chi non aveva i servizi, non riceve i soldi. Ed ecco che abbiamo la cristallizzazione delle differenze. Il divario tra nord e sud è giustificato anche da questo», spiega a Open Vincenzo Smaldore di Openpolis. Utilizzando dati comunali provenienti da Sose, dal ministero degli Interni e da Istat, Openpolis ha realizzato una banca dati inedita sul fabbisogno standard, uno degli indicatori che determina la ridistribuzione di risorse ai comuni. «Questa banca dati sarà liberamente consultabile online sui siti di Openpolis e Report», spiegano in conferenza stampa. «Per agevolare la comprensione e la diffusione di queste informazioni, sono state realizzate mappe nazionali e regionali».
Non solo: «Abbiamo anche elaborato una proiezione di come verrebbero distribuiti i finanziamenti ai comuni se il sistema funzionasse, come previsto dalla costituzione, con i livelli essenziali di prestazione e la perequazione totale», dice ancora Smaldore. Una «provocazione»: «invitiamo la politica a raccoglierla». Il sistema messo in piedi dalla riforma del titolo V del 2001 e dalla legge 42 del 2009 «viene attuato solo in parte e non sembra avere effetti di riduzione del divario interno tra il sud e il resto del paese», spiegano da Openpolis. «Lo scopo della nostra analisi è proprio quello di fare luce sugli effetti del federalismo fiscale per i comuni italiani, concentrandoci sui meccanismi di riparto delle risorse economiche agli enti per i servizi».
Leggi anche:
- Manovra, le microtasse che fanno litigare il governo. Ma portano 2 miliardi di entrate
- Manovra, tasse sulla plastica monouso, tabacchi e cartine. 420 milioni in tre anni per aziende “green”
- Salvini promette battaglia sulle microtasse (come Renzi): «Si pestano come fabbri, li terremo in Parlamento giorno e notte»
- Ranucci, Report: «Troppe domande senza risposta su Moscopoli e i rapporti tra destra e social» – Video
- Scintille Report-FdI, Meloni contesta: «Falsi i dati sui profili fake». Mottola la sfida: «Sono veri, sennò mi faccia licenziare» – Video