ArcelorMittal, gli operai si preparano al presidio. Arriva la solidarietà dei lavoratori Whirlpool
A poche ore dall’incontro dei vertici dell’ArcelorMittal con i sindacati a Taranto, nessuno sciopero sembra essere all’orizzonte. Quello che è emerso dalla riunione di mattinata del consiglio di fabbrica è che i lavoratori siano orientati verso un presidio di protesta.
Il presidio dovrebbe aver luogo domani 6 novembre, in concomitanza con l’incontro del premier Conte e l’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli. Morselli aveva già incontrato i sindacati a Taranto il giorno del suo insediamento, avvenuto il 15 ottobre, e in quell’occasione aveva prospettato tutte le difficoltà dell’azienda. L’ad potrebbe essere presente già oggi, dato che l’incontro a Palazzo Chigi è slittato, appunto, a domani.
«Aspettiamo gli eventi e poi decidiamo se mobilitarci e come», dicono gli operai al margine dell’assemblea di oggi 5 novembre. «Ci siamo fidati dei 5 Stelle, li abbiamo votati in massa, credevamo che ci avrebbero aiutato a continuare a lavorare in condizioni migliori. Invece ci hanno traditi», dice uno di loro. La decisione di ArcelorMittal di uscire dalla gestione del gruppo siderurgico riguarda oltre 10mila lavoratori assunti un anno fa, di cui 8.200 solo a Taranto.
Le strutture prese in affitto dal gruppo francoindiano potrebbero essere riconsegnate nell’arco di 30 giorni ai commissari dell’amministrazione straordinaria. Nella giornata di oggi ci sarà anche l’incontro tra il sindacato Usb e il ministro Stefano Patuanelli al Mise, dopo essere stato escluso dal confronto che lo stesso Patuanelli e il ministro Giuseppe Provenzano hanno avuto giorni fa con i sindacati sull’ex Ilva.
Al ministro, l’Usb consegnerà anche i dati del questionario fatto su 1300 lavoratori di Taranto, da cui emerge che oltre il 90 per cento ritiene che ArcelorMittal non stia rispettando il contratto e che, per questo, la cessione vada revocata.
La lettera degli operai di Whirlpool ai lavoratori di ArcelorMittal
Gli operai della Whirlpool di Napoli hanno inviato una lettera ai lavoratori dell’Ilva per esprimere la loro solidarietà e vicinanza. I dipendenti dell’azienda statunitense sono in lotta contro la chiusura dello stabilimento da mesi: «Ancora il Sud, ancora una multinazionale. Noi lavoratori della Whirlpool di Napoli siamo vicini a tutti lavoratori dell’ex Ilva di Taranto», scrivono.
«In un territorio che oramai è in crisi vediamo in un parallelismo dove si rincorrono la precarietà del nostro lavoro e la non certezza del nostro futuro», scrivono.
«Conosciamo pienamente cosa si prova quando, dopo un lungo periodo di sacrifici e timori, prima stipulano un accordo che ti ridà respiro e un futuro poi in un attimo decidono unilateralmente di non mantenere gli impegni presi, togliendo il terreno da sotto i piedi e gettandoti di nuovo nello sconforto e la disperazione».
Non è escluso – è l’ipotesi a cui ora stanno lavorando – che una delegazione degli operai della fabbrica di via Argine, a Napoli est, vada direttamente da loro a Taranto per sostenerli.
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