Douglas Costa al 93′: la Juve soffre a Mosca, ma vince (1-2) e va agli Ottavi di Champions
La campagna russa della Juve finisce col bottino grosso della qualificazione artimetica agli Ottavi, ma ha rischiato di essere un flop. L’1-2 nella gelida casa della Lokomotiv è opera di un gol al 93′ del neoentrato Douglas Costa. Quando Ronaldo, arrabbiato, era stato sostituito, e la Juve aveva rischiato addirittura di perderla. Decisivo un salvataggio sulla linea di Bonucci.
Il pasticcio
La Lokomotiv regala poco. Anche se quel poco di involontariamente elargito causa al pronti-via lo 0-1 Juve. Sulla punizione di Ronaldo il portiere Guilherme è da prima serata comica: si butta da solo, col tacco, un pallone innocuo in porta. Arriva, per sicurezza, Ramsey a metterla dentro. Il gol è suo. Ed è il primo britannico a segnare un gol in Champions per i bianconeri.
Ingenuità e sbandamenti
Il regalo è scartocciato, ma poi c’è parecchio carbone. In meno di 10 minuti i russi hanno già pareggiato con Miranchuk, che fa un po’ quello che vuole nell’area della Juventus, anticipando addirittura un suo compagno. Oltre che Bonucci. Palo: tutti a dormire, Miranchuk no. 1-1 in tap in.
La Juve ha vuoti d’aria e di concentrazione evidenti. E la storia delle condizioni meteorologiche avverse non è alibi adeguato per una squadra con il fior fiore di campioni. Che, però, non girano a dovere. Pjanic ha la visuale opaca. I due interni, Rabiot e Khedira, sono lenti. Il tedesco, in particolare. La conseguenza è che l’attacco non decolla e lo stesso Ronaldo, per quanto sia inusuale dirlo, viaggia sotto la sufficienza.
Joao Mario, che brivido
Male anche la difesa, in particolare Rugani. Dal suo lato la Lokomotiv spinge e tira tanto, e con convinzione, nella ripresa, trovando spazi inimmaginabili alla vigilia. Su uno di questi Joao Mario, ex interista non rimpianto dal più romantico dei nerazzurri, calcia a botta sicura. Deve immolarsi Bonucci sulla linea.
Cambi vincenti
E’ il segnale di allarme generale che convince Sarri a fare un’altra mossa accreditata intorno allo 0, alla vigilia: fuori Ronaldo. Dentro Dybala. Spazio anche per Bentancur, ancora trequartista, e Douglas Costa. Ed è la scelta vincente. Perché al minuto 93 il brasiliano semina chiunque. Scambia con Higuain, tacco argentino. E altro dribblig secco di Douglas che mette la palla tra le gambe del portiere e la Juve, artimeticamente, tra le palline degli ottavi. Ora, allo Stadium, sarà spareggio con l’Atletico Madrid per il primo posto.