Roma, nuovo rogo nella libreria antifascista “La Pecora Elettrica”. Vendetta del giro di spaccio della zona?
«L’incendio di stanotte l’ha distrutta di nuovo. Sono entrati e hanno dato fuoco a tutto». A dirlo è Daniele, il proprietario de “La Pecora elettrica”, la libreria bistrot dichiaratamente antifascista di Centocelle, andata a fuoco lo scorso 25 aprile, nel giorno della Festa della Liberazione, a causa di un ordigno artigianale esploso davanti all’ingresso.
Dalle prime ipotesi degli inquirenti, potrebbe esserci un collegamento tra i due incendi alla libreria antifascista La Pecora elettrica, l’ultimo questa notte, e quello divampato quasi un mese fa nel locale di fronte.
Tra le piste emerse quella secondo cui i due locali, gli unici aperti la sera, possano avere disturbato un giro di spaccio nel parco adiacente che i residenti della zona definiscono “off limits”: “La sera non possiamo entrarci neppure per portare il cane, chi sta li dentro non vuole essere disturbato”, raccontano.
L’incendio e le reazioni
«Non siamo ancora in grado di quantificare i danni prodotti da questo nuovo incendio – prosegue il titolare della libreria – non sarà possibile riaprire domani 6 mesi dopo il primo rogo come avevamo previsto. Siamo stati allertati nella notte dal sistema di allarme che avevamo fatto installare nel negozio».
Il nuovo rogo, divampato intorno alle 3 della notte scorsa, tra il 5 e il 6 novembre, ha nuovamente distrutto il locale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. Gli investigatori hanno trovato tracce di liquido infiammabile in prossimità della libreria.
È attesa nelle prossime ore in procura la prima informativa dei carabinieri della Compagnia Roma Casilina sull’incendio. I pm romani apriranno dunque formalmente un fascicolo di indagine per il reato di incendio doloso.
Raggi: «Gesto inquietante»
Il primo commento istituzionale dopo il rogo è arrivato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. «Inquietante l’ennesimo rogo alla libreria La Pecora Elettrica a Roma – scrive la sindaca Raggi su Twitter – Se fosse confermato l’atto doloso sarebbe estremamente grave. Vicina ai proprietari, si faccia subito chiarezza!».
La riapertura prevista per il 7 novembre
«Un po’ di paura c’è – aveva dichiarato il proprietario proprio nei giorni scorsi – ma cerchiamo di non pensarci. Certo, siamo consapevoli che il territorio sembra fuori controllo. Non sentiamo la presenza delle istituzioni».
Doveva essere «l’inizio di un nuovo viaggio, accompagnati da amici fidati e da una comunità che travalica i confini del quartiere e della città – si legge nell’invito all’evento su Facebook – una festa, un’occasione per rivederci tutti insieme, per conoscerci e riconoscerci, ricominciare a costruire progetti e condividere sogni». Ma il nuovo incendio ha fatto slittare l’appuntamento a lungo atteso.
Foto copertina: Ansa
Leggi anche:
- Incendio alla Pecora Elettrica, in centinaia in strada a Centocelle – Il video
- Esplosione di Alessandria, la procura apre un’inchiesta per omicidio plurimo e crollo doloso di edificio
- Esplosione di Alessandria, le due ipotesi dietro la trappola che ha ucciso i tre vigili del fuoco
- Esplosione in una cascina ad Alessandria: muoiono tre vigili del fuoco. Pm: «Atto voluto e deliberato»
- La pecora elettrica reagisce all’aggressione con una poesia in romanesco
- Roma, incendio doloso al Baraka Bistrot, a pochi passi dalla libreria Pecora Elettrica
- La Pecora Elettrica non riaprirà più, la resa dopo il rogo: «Raccolta fondi per pagare i debiti»