Bruxelles rivede le stime di crescita dell’Italia per il 2020, ma sulla Manovra niente scontri con Roma
«Il dibattito sul bilancio non si può paragonare». Il commissario degli affari economici Pierre Moscovici ha commentato lo scambio con il governo italiano sulla manovra economica: «Stavolta non ci sarà né il respingimento della manvora né l’apertura di una procedura».
«Non abbiamo due pesi e due misure. Lo scambio di lettere quest’anno si è avuto in un altro spirito, con un altro approccio, e il dibattito sul bilancio non si può paragonare».
La previsione della Commissione Ue è che per l’Italia ci sia un deficit stabile al 2,2% per il 2019 che dovrebbe salire al 2,3% nel 2020. L’aumento della spesa pubblica è motivata soprattutto da due misure: «La spesa del Governo aumenta per l’introduzione del reddito di cittadinanza e delle misure che ampliano la possibilità di pensionamento anticipato».
Secondo Bruxelles, solo nel 2020 infatti Reddito di Cittadinanza e Quota 100 mostreranno il loro «pieno costo annuale». Le ultime previsioni del deficit, prima dalla correzione di bilancio avvenuta questa estate, erano più alte di quelle appena pubblicate: 2,5% per il 2019 e 3,5% per il 2020.
Qualche incertezza invece sulle misure per l’evasione fiscale. La Commissione Ue ha spiegato che: «Ci si aspetta che anche le misure addizionali contro le frodi fiscali previste nella manovra 2020 sostengano le entrate».
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