Educazione ambientale: l’Italia sarà il primo Paese al mondo. L’idea di Fioramonti conquista i media internazionali
La proposta del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti sull’introduzione dell’educazione ambientale a scuola ha conquistato tutti. Fioramonti, già professore di Economia all’Università di Pretoria in Sud Africa, ha lanciato un’iniziativa che vedrà l’Italia diventare il primo Paese al mondo a introdurre come materia obbligatoria lo studio dei cambiamenti climatici.
In un’intervista rilasciata a Reuters, il ministro ha spiegato che da settembre prossimo «tutte le scuole dedicheranno 33 ore all’anno, circa un’ora a settimana, alle questioni relative ai cambiamenti climatici». Fioramonti ha detto che «molte materie tradizionali, come geografia, matematica e fisica, saranno studiate in una nuova prospettiva legata allo sviluppo sostenibile» e che «l’intero ministero sta cambiando affinché la sostenibilità e il clima siano al centro del modello educativo».
Una notizia rimbalzata su tutti i grandi giornali internazionali, dalla Cnn al The Guardian e ha attirato anche l’interesse del New York Times. Al principale quotidiano statunitense, il ministro Fioramonti ha spiegato nei dettagli come funzionerà l’inserimento dell’educazione ambientale. «A partire da settembre 2020 – ha detto Fioramonti – gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado terranno lezioni sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità ambientale. Il monte orario previsto di 33 ore l’anno, sarà usato per far rientrare l’Agenda2030 all’interno del curriculum scolastico».
«Per i bambini tra i 6 e gli 11 anni – ha precisato il ministro – stiamo pensando di utilizzare il modello pedagogico delle fiabe in cui storie di culture diverse enfatizzeranno la connessione con l’ambiente. I docenti delle scuole di primo grado faranno lezioni più tecniche, mentre gli studenti delle superiori approfondiranno i contenuti dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile».
Nella stessa intervista Fioramonti punzecchia Salvini rispendendo al mittente le banalizzazioni sui cambiamenti climatici: «Questa è il tipo di assurdità che vogliamo evitare insegnando ai bambini che quella ambientale è la sfida più importante che l’umanità abbia mai affrontato», ha detto. «E voglio assicurarlo prima che ci siano cambiamenti nel governo che possano mettere in pericolo questo tipo di processo».
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