Il colosso dell’acciaio Jindal: «Non rinnoveremo l’interesse per l’ex Ilva»
Il colosso indiano dell’acciaio Jindal era arrivato secondo nella gara vinta dal gruppo franco-indiano di ArcelorMittal per l’ex Ilva. Ora di fronte alla crisi – da ‘allarme rosso’ come ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – smentisce l’interesse verso gli impianti siderurgici di Taranto, e non solo.
«Smentiamo con forza – si legge in un tweet postato sul canale Twitter del gruppo, il 5 novembre – le indiscrezioni di stampa secondo cui Jindal Steel & Power potrebbe rinnovare il suo interesse per l’acciaieria di Taranto».
Dear @business , the @repubblica report that you have quoted does not mention our company ‘JSPL’ anywhere. We once again deny these rumors and urge everyone to check before speculating.https://t.co/13kTMtRFUv
— JINDAL STEEL & POWER (@JSPLCorporate) November 5, 2019
Era stato il fondatore di Italia Viva, Matteo Renzi, a suggerire che a suo avviso, con il recesso da parte di Mittal, non ci sarebbe stato bisogno di una nuova gara e l’affitto sarebbe potuto passare “automaticamente” a Jindal. Poi lo stesso ex presidente del consiglio ha fatto un passo indietro.
È il no definitivo? Non è detto, perché alcune indiscrezioni dicono che il governo potrebbe incontrare i vertici del gruppo che è già proprietario di uno stabilimento a Piombino anche se le possibilità che il gruppo si interessi all’offerta italiana a questo punto sarebbero molto bassi.
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