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Giorgia Meloni ha trasformato «Genitore 1 – Genitore 2» nel suo inno. Ed è stata molto furba

09 Novembre 2019 - 08:39 Valerio Berra
Il primo sintomo di questa schizofrenia si era manifestato già il 3 novembre, quando il remix aveva cominciato a diventare virale sui social. Daniela Santanchè aveva condiviso su Twitter uno dei tanti balletti ispirati alla canzone

Sembra che qualcosa si sia rotto. In meno di una settimana il remix «Genitore 1 – Genitore 2» è passato dall’essere una tagliente critica a Giorgia Meloni a diventare un inno di Fratelli d’Italia. Due identità quindi, che per adesso coesistono. Eppure è difficile pensare che il brano prodotto da Mem & J sarà sia l’inno dei prossimi Gay Pride che la sigla di apertura di Atreju, il convegno annuale organizzato dal partito guidato da Meloni.

L’origine della trasformazione

Il primo sintomo di questa schizofrenia si era manifestato già il 3 novembre, quando il remix aveva cominciato a diventare virale sui social. Daniela Santanchè su Twitter ha pubblicato uno dei tanti video parodia in cui la canzone diventa la sigla di un balletto, in questo caso coreografato dalle ragazze della trasmissione Non è la Rai.

https://twitter.com/DSantanche/status/1191063030941003778
Fonte: Twitter | La condivisione di Daniela Santanchè

Il commento non lascia spazio ai dubbi: «Ho ricevuto questo video; lo trovo meraviglioso, alla faccia di chi voleva farci male». Qualche utente applaude la condivisione, qualcuno invece fa notare che l’intento della canzone non era esattamente quello: «Daniè! Ve stanno a prende per il culo».

L’inno di Giorgia

L’intento con cui è nato è chiaro, come il duo Mem & J ha spiegato a Open. «Genitore 1 – Genitore 2» è solo l’ultimo caso di una strategia molto diffusa nella comunità Lgbtq+, il cosiddetto cleaning method. Si prende un attacco e invece di combatterlo lo si fa proprio, lo si fa diventare una bandiera. All’inzio sembrava che funzionasse, anche grazie a esponenti molti in vista nella difesa dei diritti della comunità Lgbtq+ come Tommaso Zorzi, influencer e volto del programma Riccanza di Mtv.

È stato lui a lanciare l’hashtag #iosonogiorgia, interprentandolo lui stesso con un balletto su Tik Tok. Giorgia Meloni però non è stata a guardare. Ha fatto suo il remix, prima condividendolo sui social e poi celebrando in un post la viralità dell’hashtag #iosonogiorgia e il raggiungimento del 10% nei sondaggi elettorali per Fratelli d’Italia.

https://www.instagram.com/p/B4j3Z3Pqyz9/
Fonte: Instagram | Il post in cui Giorgia Meloni celebra le sue vittorie

E non si è fermata qui. Al convegni MuovitItalia19, tenutosi a Catania, Meloni è salita sul palco ballando il remix lanciato in sottofondo. Gli organizzatori avevano scelto una versione tagliata, in cui si sentiva solo «Io sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana» ma arrivata al microfono la leader di Fratelli d’Italia ha continuato accennando anche le altre parole «Genitore 1 – Genitore 2».

Fonte: YouTube | L’ingresso di Giorgia Meloni al convegno MuovitItalia19

L’ultimo passo di questo rebranding è stato alla trasmissione Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio 1. Accogliendo la richiesta dei conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, è stata proprio lei a cantare le parole di quel remix nato, appena una settimana fa, solo per ridicolizzarla.

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