Governo e sfida alla destra: il Pd litiga con Renzi, e su Renzi
L’incipit è da lettera. «Caro Renzi, la destra si sconfigge governando bene e difendendo il Governo, non occupando solo poltrone per paura degli elettori». Inizia così la nota di Stefano Vaccari, membro della segreteria nazionale Pd, che poi affonda il colpo: «Tu continui ad attaccare il Pd. Noi non abbiamo paura di presentarci alle elezioni né regionali né politiche e se si votasse per colpa delle tue continue polemiche di logoramento, sicuramente il Pd sarebbe l’unico partito della maggioranza con più deputati e senatori di ora. Il Pd non vuole le elezioni ma vuole il buongoverno, una maggioranza coesa che non fa polemiche continue».
Secondo le ultime indiscrezioni, sia il Movimento 5 Stelle che Italia Viva potrebbero non presentarsi (con il proprio simbolo) in Emilia-Romagna.
Nonostante le premesse, la compattezza non è stata finora la caratteristica principale del governo giallorosso: dalle polemiche sulla manovra a quelle per le elezioni regionali.
Poco dopo la nota dei Dem è arrivata la riflessione del capogruppo Pd al senato Andrea Marcucci, che è stato uno degli esponenti più vicini a Matteo Renzi: «Il Pd deve preoccuparsi di se stesso, continuare a fare il Pd, rivolgersi a tutti gli italiani, non rinchiudersi in recinti identitari. Se torniamo a valorizzare la nostra anima riformista, la smettiamo di preoccuparci di tutto e di tutti, anche nei sondaggi torneremo a crescere».
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