Iran, verso il ritiro dal Trattato di non proliferazione nucleare
L’Iran sarebbe a un punto di svolta: potrebbe infatti porre fine al Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) in risposta al fallimento dell’Ue nell’adempiere agli impegni assunti con l’Iran stesso nell’ambito dell’accordo nucleare del 2015.
A darne notizia è l’ambasciatore iraniano, Hamid Baeidinejad, da Londra. Il diplomatico ha inoltre sottolineato che l’Iran si impegnerà ogni due mesi a lanciare campanelli d’allarme, e quindi riducendo gli impegni, come effetto collaterale della negligenza dell’Ue.
Sulla questione nucleare, si è espresso anche il portavoce dell’agenzia atomica di Teheran, Behrouz Kamalvandi: «L’Iran – ha detto, secondo l’agenzia Mehr – ha fatto il quarto passo per ridimensionare gli impegni dell’accordo nucleare: 1.044 centrifughe sono state iniettate di gas».
L’arricchimento dell’uranio, ha sottolineato, sarà al 4,5% quando domani gli ispettori dell’Aiea torneranno a monitorare il processo. L’Iran è in grado di arricchire l’uranio fino al 60% ma agirà in base alle esigenze del paese.
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