Digitale terrestre, si cambia (di nuovo): da dicembre 18 milioni di famiglie devono cambiare tv o decoder
Dall’analogico al digitale, dal digitale 1 al digitale 2: si rinnova il segnale televisivo e bisogna rinnovare anche l’apparecchio ricevente, munendosi di decoder o comprandone direttamente uno nuovo. La transizione sarà lenta, partirà da dicembre 2019 e dovrebbe concludersi entro luglio 2022. Se ipoteticamente avvenisse domani più dell’80% delle famiglie italiane non riuscirebbero a vedere i canali del digitale terrestre.
Per fare spazio alle frequenze 5G si passa dallo standard di trasmissione DVB T1 al DVB T2, che migliorerà del 30% il bit rate, e di conseguenza la qualità dell’immagine. Solo i televisori venduti dopo il primo gennaio 2017, però, sono settati correttamente per il nuovo standard.
Alle 18 milioni di famiglie italiane con apparecchi più vecchi toccherà spendere qualche soldo. Per questo motivo il Ministero dello sviluppo economico ha messo a disposizione 151 milioni di euro per le famiglie nelle I e II fasce dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), con redditi al di sotto dei 10.632,94 e 21.265,87 euro.
Il contributo si tradurrebbe in uno sconto da 50 euro operato dai rivenditori. La sottosegretaria al Mise Mirella Liuzzi ha suggerito un’estensione di questa agevolazione economica, indicando come obiettivo «incrementare gli attuali 151 milioni di euro richiedendo un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei cittadini ammessi ad usufruire del contributo».
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