Ecco cosa ha mostrato e dimostrato Report ieri sera, e cosa ha risposto Giorgia Meloni
Continua il botta e risposta tra Report e Giorgia Meloni. Da una parte la trasmissione di Sigfrido Ranucci, attraverso l’inchiesta di Giorgio Mottola, passa al setaccio la comunicazione social della destra italiana, dall’altra la leader di Fratelli d’Italia che controbatte attraverso conferenze stampa e tweet.
Giorgia Meloni ci ha accusato di aver detto delle falsità e di aver prodotto un giornalismo spazzatura. Ecco la nostra risposta#Report da rivedere
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
Com’è andata a finire?
“La fabbrica social della paura”
di Giorgio Mottola
➡ https://t.co/SMkOXQtNa2 pic.twitter.com/wItIgt9rM3
In questo ultimo match il conduttore di Report lancia un ulteriore sfida dopo quella del 29 ottobre scorso, ma a quanto pare non verrà raccolta.
Due settimane fa abbiamo denunciato la presenza di account anomali tra i followers dell’on. Meloni. Convocando una conferenza stampa #Meloni ha detto: “Smonteremo il castello di menzogne di #Report. Portatevi i #popcorn”. Abbiamo accetttato l’invito. pic.twitter.com/nSLAxBbL4y
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
Il ruolo di Steve Bannon e Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa alla Camera, si è difesa dalle accuse di avere rapporti di collaborazione con Steve Bannon sostenendo di averlo incontrato pubblicamente tre volte nella sua vita. In realtà ci sono stati anche degli incontri privati e documentati, come dimostra un servizio del quotidiano britannico The Guardian la Meloni prende le distanze dalle accuse di essere un partito fascista o neofascista.
Quando Steve #Bannon presentando Giorgia #Meloni a un giornalista del #Guardian gli disse: “Fratelli d’Italia è uno dei vecchi partiti fascisti”
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
#Report pic.twitter.com/yAv9bOFVQ1
Anche Steve Bannon, durante l’intervista rilasciata insieme alla Meloni al giornalista del The Guardian, nega di aver associato Fratelli d’Italia al fascismo, ma in un audio registrato prima dell’incontro dichiara tutto il contrario: «Fratelli d’Italia è uno dei vecchi partiti fascisti».
I dati del software Audiense
Report, durante la trasmissione del 28 ottobre 2019, aveva portato all’attenzione del pubblico le particolarità dei followers di Giorgia Meloni e dell’account Twitter “Trash Italiano” mostrando i risultati di un documento generato dal software online Audiense. Il 4 novembre 2019 l’account Twitter di Giorgia Meloni condivide un video di risposta al servizio di Report al fine di screditarlo:
🔴DIFFONDIAMO! Secondo l’inchiesta di #Report andata in onda su Rai3 c’è un’anomalia sintomatica di una qualche regia sovranista su twitter che opera tramite il mio account. Ecco tutte le loro falsità https://t.co/F0vfcjuk6Y
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) November 4, 2019
Nel video vengono riportate le analisi dello staff di Fratelli d’Italia ottenute dallo stesso software usato da Alex Orlowski per la precedente puntata di Report, ma non riporta un informazione: i dati riportati nel servizio di Mottola risalgono al mese di maggio 2019, mentre i dati usati nel video risposta fotografano soltanto la situazione attuale che non rispecchia l’anomalia denunciata.
Ciò che non specifica Fratelli d’Italia è che i dati da loro riportati fotografano soltanto la situazione attuale. Invece l’anomalia sui profili, come avevamo chiaramente specificato, si riferiva a maggio 2019 #Report #Meloni pic.twitter.com/3wSs3hG6R4
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
Il software Metatron
Un software sconosciuto allo staff di Giorgia Meloni è Metatron Analytics, utilizzato proprio da Alex Orlowski per riscontrare i comportamenti dei followers e i software utilizzati per la loro gestione.
Rispetto al servizio di @reportrai3 : NON È FINITA QUI. Prossimamente rilascerò altri dati e spero che facciano lo stesso altri esperti. #RideBeneChiRideUltimo #Report #metatron
— Alex Orlowski (@alex_orlowski) November 11, 2019
Ricordo che siamo stati finalisti a Bristol tra i migliori tool anti-fakenews e bot. pic.twitter.com/rJXIgsupIU
Come spiegato durante il servizio di Report di lunedì undici novembre, le analisi di Metatron si basano sui dati ufficiali forniti da Twitter attraverso le procedure Application programming interface (più comunemente chiamate API). Il software, come spiega Orlowski, verrebbe utilizzato da entità governative – e non solo – per la lotta alle Fake News e per la Reputation online.
Cosa condividono i followers di Giorgia Meloni
Interpellato da Report, Matteo Flora riporta una sua analisi pubblicata in un suo articolo su Open in cui dimostra come i followers attivi di Giorgia Meloni abbiano condiviso nell’ultimo mese per 12 mila volte i contenuti del sito ImolaOggi.it e oltre 10 mila volte quelli di Voxnews, due siti noti per aver diffuso notizie false o manipolate sul tema dell’immigrazione.
«Nel corso dell’ultimo mese i fan di Giorgia #Meloni hanno condiviso per 12mila volte contenuti del sito ImolaOggi e oltre 10mila volte materiali di Vox News. Si tratta di siti famosi per aver pubblicato notizie false o manipolate, soprattutto sul tema dell’immigrazione». #Report pic.twitter.com/Fb7puPgECT
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
Un’analisi, quella pubblicata da Flora, che si è arricchita di maggiori particolari riportati in un altro articolo di Open dell’undici novembre.
I presunti account falsi di Report
Secondo Giorgia Meloni, come riporta sempre Report, «buona parte» dei followers del programma «sarebbero falsi in base all’analisi di Twitter Audit».
Secondo #Meloni buona parte dei nostri follower sarebbero falsi in base all’analisi di Twitter Audit, un software che analizza solo 5000 account.
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
«Non è uno strumento adatto. Io ho fatto un account falso e ho comprato dei follower: il tool non li ha individuati».#Report pic.twitter.com/Urfh1GpnaV
In un articolo del 31 ottobre avevamo spiegato a Open l’inadeguatezza del tool gratuito online noto come Twitter Audit, visto che permette l’analisi di appena 5.000 followers per gli account che si desidera analizzare. Nell’articolo, inoltre, avevamo acquistato dei followers fake per testare il tool in un account appositamente creato per l’occasione: un totale fallimento, il software non li aveva individuati.
L’ultima sfida di Ranucci: «ci denunci»
«Se #Meloni continua a pensare che abbiamo detto il falso ci denunci in un tribunale», scrive in un tweet l’account Report verso la fine del servizio, concludendo così: «perché un’inchiesta giornalistica deve essere valutata per la verità, non se è ruvida al potere politico».
Se #Meloni continua a pensare che abbiamo detto il falso ci denunci in un tribunale, perché un’inchiesta giornalistica deve essere valutata per la verità, non se è ruvida al potere politico. #Report pic.twitter.com/xgFgAZBPhu
— Report (@reportrai3) November 11, 2019
Le risposte di Giorgia Meloni
Dopo un primo tweet dove sostiene che nell’ultimo servizio di Report sia stato trasmesso il «arrampicata sugli specchi», e dopo aver dichiarato ai suoi followers di aver «smentito tutte le false accuse dell’altra puntata».
Oggi a #Report campionato mondiale di arrampicata sugli specchi. Abbiamo già smentito tutte le false accuse dell’altra puntata, oggi invece di rispondere nel merito o chiedere scusa provano a confondere le acque. Che brutta fine @reportrai3
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) November 11, 2019
Di fronte alla sfida della denuncia sostiene di poter vincere ma i danni li dovrebbero poi pagare gli italiani con il canone Rai:
Caro Ranucci, se denuncio e #Report perde, i danni li pagate tu e Report, o li paga mamma RAI coi soldi dei contribuenti? Raccontalo agli italiani.
Caro Ranucci, se denuncio e #Report perde, i danni li pagate tu e Report, o li paga mamma RAI coi soldi dei contribuenti? Raccontalo agli italiani.
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) November 11, 2019
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