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Hong Kong, continuano gli scontri e violenze: la polizia aggredisce una donna incinta – Video

12 Novembre 2019 - 09:01 Redazione
Ancora scontri tra attivisti pro-democrazia e polizia, dopo che nella giornata di ieri un agente ha sparato al ventre a un manifestante

All’indomani dei violenti scontri tra manifestanti e polizia, continuano le proteste a Hong Kong, con una nuova chiamata allo sciopero generale. Sfruttando la pausa pranzo, migliaia di persone si sono ritrovate nelle strade di Central, bloccando l’area tra Des Voeux Road Central e Pedder Street, per replicare una mossa già vista ieri.

I servizi di trasporto sono tornati sotto pressione, funzionando male e a singhiozzo, mentre piccoli gruppi di giovani attivisti con mascherina sono tornati ad affacciarsi per le strade, ancora una volta riempite di ombrelli.

ANSA, Jerome Favre | Attivista pro- democrazia durante le proteste a Central, Hong Kong, 12 novembre 2019

Uno dei volti più famosi delle proteste, il leader del partito pro-democrazia Demosistō Joshua Wong, ha postato su Twitter le immagini di una donna incinta aggredita dalle forze dell’ordine. “È una donna incinta quella che stanno aggredendo con lo spray al peperoncino – ha scritto – e che stanno spingendo a terra con la forza. Oltraggioso!!”.

Secondo quanto riportato da Hong Kong Free Press, gli studenti del Politecnico di Hong Kong hanno denunciato di essere stati picchiati stamattina 12 novembre (ora locale) dalla polizia. I fatti sono avvenuti fuori dalla loro facoltà, senza ragione e senza che venissero poi arrestati.

Dall’ospedale locale hanno poi annunciato che in tutto sono 128 le persone che sono state ricoverate dopo gli scontri di lunedì: tra questi anche un bambino di 4 mesi.

Lam: «Manifestanti egoisti»

«I manifestanti che vogliono paralizzare Hong Kong e provocare uno sciopero sono egoisti nelle loro azioni», ha detto la governatrice di Hong Kong, Carrie Lam. Lam ha parlato dopo le violenze scoppiate lunedì 11 novembre, lo stesso giorno in cui un agente ha sparato da distanza ravvicinata a un manifestante, colpendolo al ventre, e un uomo è stato dato alle fiamme durante un diverbio su un ponte pedonale.

«Le proteste – ha aggiunto oggi – hanno portato molti distretti a essere paralizzati. Abbiamo visto alcuni manifestanti radicali bloccare il traffico e colpire il sistema di trasporti pubblici, rendendo difficile per molti andare a scuola o al lavoro».

«Sento l’affetto dei residenti di Hong Kong che rappresentano la parte positiva della società», ha continuato, rivolgendo un appello alle scuole, alle università e agli studenti per porre fine alle violenze. «Tutti voi potete contribuire».

Lam ha nuovamente messo in guardia dai «rumors maligni che circolano on line», secondo cui il governo locale starebbe valutando la possibilità di chiudere gli uffici, le scuole e la Borsa per l’intensificarsi delle proteste.

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