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Nuovo blitz di Süd-Tiroler Freiheit: il cippo frontiera diventa un bidone di rifiuti speciali

12 Novembre 2019 - 19:44 Redazione
Dopo i manifesti contro i medici italiani, il movimento secessionista sudtirolese torna a colpire al valico frontiera del Brennero. E FdI presenta denuncia

«Ho appena presentato una denuncia ai carabinieri su quanto accaduto al valico frontiera del Brennero dove un cippo che demarca l’inizio dell’Italia, che ha un grande valore storico e simbolico, è stato impacchettato dal movimento secessionista Süd-Tiroler Freiheit con la scritta “Rifiuti speciali”». 

A dirlo è Alessanrdro Urzì, consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Alto Adige, che ha esposto denuncia contro Süd-Tiroler Freiheit, il partito separatista della provincia autonoma di Bolzano salito alle cronache recentemente per aver appeso su un cadavere un cartellino con scritto scritto: «Qui muore il diritto all’uso della madrelingua», attaccando i medici italiani che lavorano nelle strutture del Sudtirol. 

Urzì: «L’episodio si inserisce in un’escalation di eventi molto preoccupante»

«L’episodio in sé non sarebbe meritevole di tanta attenzione se non si inserisse nel quadro di una serie di iniziative provocatorie che si stanno inserendo con un’escalation molto preoccupante», prosegue Urzì, che osserva: «È vero che ormai queste provocazioni creano discredito solo per chi le fa, ma tacere sarebbe complice, e per questo reagiamo, cosa che altri ritengono superflua. Ma se perdiamo lo stimolo stesso ad indignarci perdiamo la nostra stessa identità»

«Ci sono iniziative che hanno valore politico e si combattono in quanto tali – prosegue il consigliere provinciale di FdI – Altre, come questa che sostanzialmente definisce l’Italia un rifiuto speciale, ma che è anche invasiva perché tocca infrastrutture di servizio pubblico, per la quale abbiamo chiesto all’autorità giudiziaria di verificare se possa costituire un reato»

La rivendicazione di Süd-Tiroler Freiheit

Nel frattempo il movimento secessionista ha giustificato il gesto attraverso una nota: «Il confine del Brennero è e rimane un confine ingiusto che divide il popolo tirolese e collega l’Alto Adige a uno stato straniero al quale non ha mai voluto appartenere»

«L’eliminazione dell’ingiustizia all’interno del Tirolo – si legge ancora – è e rimane l’obiettivo principale della loro politica. Nell’Europa unificata, i confini “illegali” come il confine del Brennero non esistono più e appartengono al mucchio di rifiuti della storia».

Secondo Süd-Tiroler Freiheit, infatti «Con l’occultamento della pietra di confine, la libertà altoatesina ha deliberatamente rimosso il confine di illegalità, perché se il popolo del Brennero non percepisce più il confine come un confine, non c’è più nulla del confine con lo stato italiano».

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