Turchia, a processo 18 studenti perché parteciparono al gay pride: rischiano fino a 3 anni di carcere
È iniziato ad Ankara in Turchia il processo a carico di 18 studenti universitari e un docente che avevano preso parte a una manifestazione vietata in occasione del gay pride organizzato nel maggio scorso alla prestigiosa Università tecnica del Medio Oriente nella capitale turca. Il corteo era stato disperso dalla polizia con gas lacrimogeni, spray al peperoncino e pallottole di plastica.
Gli imputati rischiano fino a 3 anni di prigione per l’accusa di partecipazione a «proteste e assemblee illegali». Uno degli studenti, accusato di aver fatto un gesto ingiurioso a un agente di polizia, rischia altri due anni per «oltraggio a pubblico ufficiale».
Il processo è stato criticato dalle Ong per i diritti umani, che lo hanno definito «una farsa». Le manifestazioni dell’orgoglio Lgbtq+ sono state vietate e duramente represse negli ultimi anni in Turchia, dopo essersi svolte senza incidenti e aver attirato decine di migliaia di partecipanti fino al 2014.
In copertina un’immagine del gay pride di Ankara del 2014 – Wikimedia Commons
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