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Acqua alta da record a Venezia: un morto e danni a San Marco. Il sindaco Brugnaro: «Danni per centinaia di milioni di euro» – Il video

13 Novembre 2019 - 13:45 Redazione
La Basilica di San Marco è stata inondata: un metro d'acqua, la cripta sotto il presbiterio completamente allagata

Il livello d’acqua alta a Venezia ha raggiunto picchi di quasi 1 metro e 90. Una persona è morta per il maltempo. Inondata anche la Basilica di San Marco che ha subito «gravi danni». Si tratta della seconda misurazione più alta di sempre. Al momento il livello d’acqua si è assestato intorno ai 150 centimetri, mentre nella laguna imperversano raffiche di vento di scirocco da 100 chilometri orari. Il maltempo ha causato danni anche alle linee telefoniche. Il Centro previsioni e segnalazioni maree non riesce a rispondere alle chiamate dei cittadini e chiede di diffondere le previsioni sui social e con il passaparola.

Zaia: devastazione totale

Ansa/L’entrata della basilica di San Marco allagata a causa del maltempo che ha colpito la città lagunare. 12 novembre 2019

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha descritto così la situazione: «Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale. Non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi». I sottosegretari Baratta e Martella fanno sapere che il prossimo Consiglio dei ministri valuterà gli interventi necessari per la città.

Una vittima per il maltempo

Due persone sono morte a Pellestrina, la striscia di terra che delimita la laguna, nei pressi di Chioggia. Un 70enne è morto folgorato da una scarica elettrica per un corto circuito causato dall’acqua che aveva invaso la sua casa: stava manovrando un’elettropompa per risucchiare l’acqua che aveva invaso la sua abitazione. Un’altra persona è morta sempre nella propria abitazione, probabilmente per cause naturali.

Il sindaco: Chiederemo stato di crisi. Danni per centinaia di milioni di euro

«Chiederemo lo stato di crisi. Cittadini e imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti. Nei prossimi giorni comunicheremo le modalità per la richiesta di contributo», ha detto il sindaco, annunciando una conferenza stampa in giornata con il governatore Luca Zaia e il capo della Protezione civile. Durante l’annunciata conferenza stampa ha dichiarato che «le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro».

Scuole chiuse

Disposta la chiusura di tutte le scuole. Anche l’Università Ca’ Foscari ha deciso di sospendere le sue attività. Tutti i servizi di navigazione di Avm sono stati soppressi. Il maltempo si è abbattuto anche su Matera dove ieri, 12 novembre, un violento temporale ha creato forti disagi: fiumi d’acqua si sono riversati nei Sassi e in alcune vie del centro storico, entrando anche nelle abitazioni.

Procuratore di San Marco: «A un passo dall’Apocalisse»

«Siamo stati a un soffio dall’Apocalisse, a un pelo dal disastro». Lo ha detto all’agenzia Ansa il procuratore della Basilica di San Marco, Pierpaolo Campostrini, raccontando quello che la mareggiata di ieri sera ha portato alla chiesa. «Superato il metro e 65 cm – ha aggiunto – l’acqua è entrata nella basilica, ha allagato il pavimento e rompendo le finestre è entrata nella cripta, allagandola. La cosa è pericolosa Non tanto per le cose in essa contenute, ma perché l’acqua avrebbe potuto dare problemi statici alle colonne, che reggono la basilica».

La visita di Conte

Il presidente del Consiglio si recherà a Venezia, che è in emergenza per l’acqua alta, nel primo pomeriggio, dopo aver inaugurato l’anno accademico a Camerino. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Anche a ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, si sta recando a Venezia, insieme al premier Conte, per fare un sopralluogo. Il presidente del Consiglio – a riferirlo è il governatore del Veneto Luca Zaia durante una conferenza stampa sull’emergenza – passerà la notte in città.

Il Mibact: «Situazione complessa e preoccupante»

«Impossibile al momento quantificare i danni al patrimonio artistico di Venezia e in particolare a San Marco, ma la situazione è estremamente complessa e preoccupante». Lo ha dichiarato all’Ansa il segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Salvo Nastasi che ricorda di aver attivato l’unità di crisi. «Il Ministro Franceschini segue da ieri la situazione passo passo, i soprintendenti sono al lavoro e hanno messo a disposizione tutti i loro restauratori. In attesa delle valutazione stiamo verificando tutti i capitoli di spesa del Mibact per fare il punto sui fondi da destinare al patrimonio artistico veneziano».

La telefonata del presidente della Repubblica

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per informarsi delle condizioni della città. Il Capo dello Stato ha chiamato anche il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri per capire la situazione della città.

Di Maio: Moratoria per famiglie e imprese

«Venezia è sommersa come mai prima d’ora. Qui è a rischio la vita delle persone – e due purtroppo sono già morte – sono a rischio beni culturali dal valore inestimabile. Gli imprenditori e le associazioni che fanno grande questa regione ci chiedono che si blocchino mutui e contributi. A questa richiesta dobbiamo rispondere subito. Ci metteremo al lavoro immediatamente per una moratoria verso imprese, artigiani, commercianti, famiglie. Venezia e i veneti vanno supportati con ogni mezzo». Così Luigi Di Maio su Facebook.

I turisti tornano in piazza San Marco

Turisti in piazza San Marco a scattare foto e selfie con l’acqua alta anche questa mattina. Ma non hanno trovato ad accoglierli le botteghe di souvenir, i caffè o i negozi di moda. Sotto le Procuratie è tutto chiuso, e le serrande sono state alzate solo per permettere ai titolari di togliere l’acqua che ha invaso i loro locali. I caffè storici, dal Florian al Quadri, sono desolatamente chiusi, e tavolini e sedie accatastati al lato della piazza. In fondo, la Basilica di San Marco è chiusa alle visite e si fa la conta dei danni.

Le concause dell’acqua alta

Un mix micidiale di forti venti di scirocco su tutto l’Adriatico e marea astronomica è all’origine dell’acqua alta da record a Venezia. Lo ha detto all’ANSA Bernardo Gozzini climatologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e direttore del consorzio Lamma fra Cnr e Regione Toscana. «La situazione di Venezia è stata determinata dalla combinazione di due fenomeni: i forti venti di scirocco, con raffiche fino a 100 chilometri orari che stanno soffiano su tutto l’Adriatico, sommati alla marea astronomica». Il vento, ha spiegato l’esperto, «crea un moto ondoso che fa alzare livello del mare nella laguna, sommato alla marea, questo fenomeno ha fatto alzare il mare a livello record». Era dal 1966 che non si registrava un livello del mare così alto a Venezia, quando si alzò di 194 centimetri. Il fenomeno di oggi è dovuto al mix specifico di fattori, ha precisato, e non è collegabile ai cambiamenti climatici.

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