Clima, l’allarme dell’Agenzia internazionale per l’energia: «Maggiore sforzo sulle emissioni o si rischia una catastrofe»
Il mondo si trova a un bivio: o si riducono che le emissioni derivanti da combustibili fossili o nel 2040 si potrebbe arrivare al punto di non ritorno. Gli scenari attuali, che considerano le battaglie in atto per fermare il cambiamento climatico, non sono sufficienti a scongiurare una catastrofe ambientale.
A dirlo, è l’ultimo report dell’Aie, l’Agenzia internazionale per l’energia. Il solo dato positivo appare la crescita dell’uso di energie rinnovabili, la cui produzione accelererà nei prossimi decenni. Ma lo sforzo rischia di non essere sufficiente per mettere un tetto alle emissioni del settore energetico entro la metà del secolo.
«Gli attuali piani dei governi porteranno a implicazioni climatiche catastrofiche per il pianeta – dicono gli esperti dell’Aie -. Per essere in linea con i target di Parigi c’è bisogno di enormi sforzi per spingere l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile e le altre tecnologie di energia pulita».
Le politiche ambientali si scontrano con le profonde disparità ancora presenti nel mondo dell’energia: la promessa di approvvigionamento energetico in ogni area del globo non è ancora compiuta e circa un miliardo di persone, oggi, non hanno ancora accesso all’elettricità.
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