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Dal Veneto alla Basilicata, l’Italia nella morsa del maltempo – Le immagini

13 Novembre 2019 - 12:30 Redazione
Oltre all'acqua alta record a Venezia, che ha causato un morto e ingenti danni a San Marco, le Eolie sono isolate da tre giorni, una violenta tromba d'aria ha colpito Porto Cesareo, in provincia di Lecce, e sulle Dolomiti si sono registrati caos e disagi per le forti nevicate

L’Italia, da Nord a Sud, nella morsa del maltempo. E la situazione non sembra destinata a migliorare. Per oggi mercoledì 13 novembre è stata diramata l’allerta arancione in Basilicata, gialla in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia e Veneto.

Oltre all’acqua alta record a Venezia, che ha causato un morto e ingenti danni a San Marco, le Eolie sono isolate da tre giorni, una violenta tromba d’aria ha colpito Porto Cesareo, in provincia di Lecce, e sulle Dolomiti si sono registrati caos e disagi per le forti nevicate. A Matera, dopo il nubifragio di ieri e gli allagamenti che hanno colpito i Sassi e il centro storico, l’allerta sembra rientrata.

Venezia

Il centro storico di Venezia, dopo l’alta marea eccezionale di ieri sera e in attesa di un nuovo picco previsto per la mattinata, ha un aspetto spettrale. La circolazione dei vaporetti è stata limitata agli imbarcaderi principali, mentre sono pochi i passanti, tra cui anche i turisti, che si avventurano tra le calli e i campi sommersi dall’acqua.

Dopo il picco straordinario di marea da 187 centimetri che questa notte ha colpito Venezia, l’amministrazione comunale presenterà richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro – ribadisce il sindaco Brugnaro – nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo».

Il presidente della regione Veneto Luca Zaia non usa mezze parole: «Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi».

L’acqua alta che ha colpito Venezia non ha risparmiato neanche il Teatro La Fenice. L’acqua non ha intaccato la struttura del teatro ma ha invaso le aree di servizio rendendo inutilizzabile (è stato disattivato) il sistema elettrico e quello anti incendio. Lo ha reso noto all’agenzia Ansa il sovrintendente Fortunato Ortombina che dice «stiamo lavorando per ripristinare quanto fuori uso, tutte le pompe idrauliche sono in funzione».

Su Twitter ancora il sindaco del capoluogo veneto Brugnaro informa sui danni alla basilica di San Marco: «Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova».

Porto Cesareo

Una violenta tromba d’aria si è abbattuta su Porto Cesareo, in Salento, provocando danni gravi al porto turistico di Ponente e crolli della parte alta di un pontile in muratura e di muretti di recinzione. Un pontile della darsena, lungo 60 metri, è stato sollevato e trascinato via dal vento e dal mare in burrasca e ha portato con sé tutte le barche ormeggiate. Attualmente vi sono centinaia di barche ammassate: alcune sul molo, altre sono finite nell’area giochi a circa 300 metri di distanza.

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La tromba d’aria vista dall’interno di un bar

I danni più gravi li hanno subite le barche dei pescatori, molte delle quali erano ormeggiate al pontile sradicato dalla forza del mare e del vento. La frazione di Torre Lapillo è isolata perché allagata. Qui vi sono stati numerosi cedimenti di strutture murarie ed è crollata la parte alta del pontile in muratura che collega Porto Cesareo all’hotel Lo Scoglio che si trova su un isolotto collegato da un pontile alla terraferma.

Eolie

Le Eolie sono isolate da tre giorni. Da lunedì pomeriggio i traghetti e gli aliscafi di linea sono fermi nei porti per il mare molto mosso (forza 6-7) e per le raffiche di vento che da questa notte soffiano da ovest-sud-ovest. A Milazzo sono bloccati pendolari (docenti, medici e impiegati) e i camion carichi di derrate alimentari.

Le scuole soprattutto nelle isole minori funzionano a mezzo servizio e già scarseggiano generi di prima necessità e medicine. Le mareggiate hanno investo i litorali di Marina Lunga, Marina Corta, Canneto, Acquacalda e delle isole minori, mentre a Lipari, in località Canneto, è sempre più preoccupante la situazione a Calandra.

Friuli Venezia Giulia

Le scuole di ogni ordine e grado di Aquileia (Udine), Grado (Gorizia) e Duino (Trieste) rimarranno chiuse nella giornata di oggi a causa del maltempo che nelle ultime ore si è abbattuto su tutta la zona del litorale e della bassa pianura friulana. I sindaci delle due località hanno emesso nella notte un’ordinanza di chiusura delle scuole a seguito delle avverse condizioni meteo che hanno provocato allagamenti, alta marea ed esondazioni nelle località rivierasche nel corso della nottata.

Stamani è prevista una punta di maltempo e alta marea. I primi cittadini invitano la popolazione a mantenere la prudenza e a contattare la protezione civile in caso di necessità. Nel corso della nottata era stata interrotta anche la strada translagunare che collega Belvedere a Grado. L’emergenza meteo è cominciata nella serata di ieri ed è proseguita nel corso della notte. A Lignano Sabbiadoro sono tracimate delle acque lagunari in zona Porticciolo dei residenti. Le acque hanno invaso la carreggiata delle vie attigue e, poco prima delle 22, la protezione civile locale ha invitato i residenti a restare nelle proprie abitazioni.

Nella località balneare si sono registrati black-out elettrici in zona Darsena e in altre parti del territorio comunale. La forte mareggiata ha provocato l’ingresso di acque anche nella zona della Pagoda e di Piazza del Mare a Lignano Pineta. I volontari della Protezione civile hanno lavorato a lungo per svuotare scantinati e garage allagati. Acqua alta si è registrata in serata anche a Marano Lagunare. L’acqua ha invaso le strade, gli scantinati e i piani bassi delle case nella zona del porto.

Dolomiti

Sulle Dolomiti si registrano forti problemi alla viabilità. In alcune zone dell’Alto Adige nel corso della notte sono caduti fino a 40 centimetri di neve. Numerose strade sono bloccate per alberi caduti, così anche la linea ferroviaria della val Pusteria. Oltre 200 gli interventi dei vigili del fuoco per liberare le strade, mentre a Bolzano si registrano cantine allagate. I maggiori problemi si registrano in val d’Ega, val Gardena e val Pusteria. Nel pomeriggio è previsto un miglioramento della situazione.

Sono chiusi per motivi di sicurezza Passo Mendola, Passo Giovo, Passo Gardena, Passo Sella, Passo Valparola, Passo Falzarego, Passo Pordoi, Passo Pennes e Passo delle Erbe (raggiungibile dalla Val Badia), mentre Passo dello Stelvio, Passo Rombo e Passo Stalle hanno chiusura invernale. Sono chiuse per alberi caduti oppure per motivi di sicurezza la val Pusteria tra Monguelfo e l’incrocio per Braies, la statale dell’Alemagna tra Dobbiaco e Cimabanche, la val d’Ega tra Cardano ed il passo Costalunga, la statale 242 tra Novale di Laion e Pontives, la Ss 620 tra Ponte Nova e Passo Lavazè.

Sono chiuse anche una serie di strade provinciali a Tires, tra Fiè e Castelrotto, tra Ponte Gardena e Castelrotto, tra Eores, S. Martino in Badia e Piccolino, tra Bressanone ed Eores, come anche tra Bressanone e Luson, tra Stegona e Falzes, tra Mantana ed Onies, come anche la strada comunale tra Barbiano e Villandro. Sull’autostrada del Brennero si segnalano in direzione nord tra Bressanone ed i Brennero code di mezzi pesanti per traffico intenso e per le nevicate.

Matera

Ieri l’onda di maltempo ha colpito anche Matera creando forti disagi. Nella città d’arte della Basilicata – capitale della cultura europea per il 2019 – un violento temporale ha allagato molte strade del centro trasformandole in dei torrenti.

L’acqua si è anche riversata nei celebri Sassi e nelle strade del centro storico, entrando nelle abitazioni. Oggi 13 novembre, anche per le condizioni meteo migliorate, l’allerta sembra rientrata.

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