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Elezioni in Gb, l’esperimento dei deepfake di Johnson e Corbyn che si appoggiano a vicenda – Il video

13 Novembre 2019 - 06:42 Redazione
L'effetto è impressionante, la voce e i volti sono autentici, il messaggio però è un fake. È la prima volta che un esperimento del genere viene fatto in campagna elettorale

Boris Johnson ha «un messaggio per voi: votate per Jeremy Corbyn» alle elezioni politiche di dicembre 2019. Ma attenzione: si tratta di un esempio di fake news, o meglio un deep fake come sono noti in gergo i contenuti falsi sviluppati usando l’intelligenza artificiale. I video sono stati diffusi online da Future Advocacy, un think tank londinese, come provocazione nei confronti dell’establishment politico britannico. Si tratta della prima volta che un deep fake viene diffuso online in piena campagna elettorale. L’appello ai partiti di collaborare per sviluppare delle regole comuni per contrastare la disinformazione politica online arriva in un momento delicato per il partito conservatore di Johnson, sotto accusa per aver pubblicato in ritardo un rapporto sui propri legami con diversi oligarchi russi. Nel frattempo, il partito laburista ha annunciato di aver identificato e neutralizzato con successo un secondo attacco cibernetico nei confronti delle proprie piattaforme informatiche. I due attacchi sono provenienti da computer in Russia e in Brasile. L’autore del video, Bill Posters – uno dei due artisti dietro al deep fake di Mark Zuckerberg diventato virale a giugno di quest’anno – ha definito «sconcertante» il fatto che anni dopo lo scandalo di Cambridge Analytica che svelò l’utilizzo illecito di dati Facebook per fini propagandistici durante la campagna referendaria per la Brexit, non sia stata approvata alcuna legge in merito.

Boris per Corbyn, Corbyn ricambia

Le immagini del video di Johnson sono state “rubate” da un precedente filmato istituzionale in cui il primo ministro si rivolge direttamente ai cittadini. Nel video, Johnson definisce Corbyn l’unico uomo capace di rendere «nuovamente grande il Regno Unito» – si tratta dell’adattamento di Johnson del famoso slogan del presidente americano Donald Trump – per poi annunciare di essere un falso e un deep fake.

La video-risposta di Corbyn – anch’essa un deep fake – è altrettanto paradossale: «Mi rivolgo a tutti gli elettori e i supporter labour […] per dirgli di appoggiare Johnson» – “spiega” Corbyn citando il proprio slogan a favore però del suo rivale politico che definisce «un primo ministro per i tanti, non i pochi».

Le elezioni: il punto

I cittadini britannici dovranno tornare alle urne il 12 dicembre per la terza volta dal 2015 – normalmente nel Regno Unito si voterebbe una volta ogni cinque anni – per eleggere i propri rappresentanti in Parlamento e un nuovo governo. I conservatori, in vantaggio nei sondaggi, sono avvantaggiati anche dalla decisione del leader del Brexit party, Nigel Farage, di non competere in 317 collegi elettorali in cui hanno vinto candidati conservatori nelle scorse elezioni del 2017, così da non “dividere” ulteriormente il voto pro-Brexit. Le elezioni dovrebbero essere decisive per la Brexit, attualmente prevista per gennaio del 2020. Il nuovo Parlamento infatti sarà chiamato ad approvare definitivamente l’accordo negoziato da Boris Johnson con l’Unione europea per portare il Regno Unito definitivamente fuori dall’Unione europea.

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