Greta ha trovato il “passaggio” per Cop25 di Madrid. La traversata in catamarano
Per Greta Thunberg era una questione di principio che però si scontrava con un problema pratico: essere presente al Cop25 di Madrid, ma senza utilizzare voli di linea. Il suo ritorno in Europa si era fatto infatti più problematico viste le difficilissime condizioni meteo che sembravano osteggiare il suo ritorno via mare.
Il “passaggio” però alla fine è arrivato, con un’imbarcazione che potrà garantire alla giovanissima attivista di essere presente al vertice madrileno, in programma dal 2 al 13 dicembre, dove si discuteranno le strategie anti global warming.
La conferenza avrebbe dovuto svolgersi in Cile, ma è stata spostata in Spagna a causa delle rivolte interne cilene. Da qui “l’intoppo” per l’adolescente svedese che nel viaggio d’andata dall’Europa all’America era stata accompagnata da Pierre Casiraghi sulla sua barca a vela Malizia II.
A riportare Greta nel Vecchio continente sarà invece La Vagabonde, un catamarano di 48 piedi, in grado di affrontare anche le avverse condizioni meteo, che salperà domattina facendo rotta verso l’Europa. Lo ha rivelato la stessa attivista con un post sui social in cui si è detta «veramente felice» di poter dire che arriverà a Madrid per il Cop25 e in cui è ritratta sull’imbarcazione con gli ospiti australiani Riley Whitelum, Elayna Carausu e Nikki Henderson.
Greta aveva chiesto aiuto con un post su Facebook del 1° novembre in cui scriveva: «Ora ho bisogno di trovare un modo di attraversare l’Atlantico a novembre… Se qualcuno può aiutarmi a trovare un mezzo di trasporto gli sarò molto grata» e in cui si diceva dispiaciuta per quanto stava accadendo in Sudamerica e mandava il suo sostegno «al popolo del Cile».
In molti si era offerti per il “passaggio” di ritorno. Escluso Casiraghi, impegnato in diverse regate, si era fatta avanti persino la compagnia area Eurowings, collegata a Lufthansa, che aveva offerto a Greta un volo proponendo in cambio una compensazioni delle emissioni investendo in progetti green. Ma da Greta pare sia arrivato un deciso «No».
Anche Teresa Ribera, ministro della Transizione ecologica della Spagna, si era occupata del problema del ritorno in Europa dell’attivista offrendo il suo aiuto. La sua presenza fisica è infatti un catalizzatore mediatico che avrebbero acceso su Madrid i fari dell’opinione pubblica internazionale. Si stima che il summit potrebbe costare circa 60 milioni di euro ma si ipotizza che possa portare alla capitale spagnola 100 milioni e circa 25 mila presenze: il brand Greta potrebbe far lievitare queste cifre.
Immagine di copertina – Twitter @GretaThunberg
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