Hong Kong ancora paralizzata: la polizia carica gli studenti nell’Università durante la notte
Le proteste pro-democrazia a Hong Kong, giunte al terzo giorno di fila, hanno paralizzato la città creando pesanti problemi ai trasporti. La Mtr, il gestore della metro, ha sospeso le linee East Rail e Kwun Tong lines, e i servizi sono a singhiozzo in diverse zone. Anche il parlamento ha sospeso i lavori per la bagarre scoppiata tra i fronti pan-democratico e pro-Pechino.
La polizia è tornata nella mattina del 13 novembre alla Chinese University di Hong Kong per evacuare 80 studenti cinesi. Diverse testimonianze, anche fotografiche, descrivono una situazione fuori controllo: durante le ore notturne, la polizia ha picchiato e arrestato diversi studenti, uno dei quali ha perso i sensi.
#LIVE: Nightfall, police advanced CUHK firing TearGgas & multiple RubberBullet despite Principal Rocky Tuan’s attempted negotiation, injuring students. Tuan was also affected. University is now besieged by reckless police. If we lost this fight, so as our last breath of freedom! pic.twitter.com/Bf519zaxZO
— Joshua Wong 黃之鋒 😷 (@joshuawongcf) November 12, 2019
«Nella notte la polizia ha usato gas lacrimogeni e ha sparato diversi proiettili di gomma contro gli studenti», ha scritto su Twitter uno dei volti delle proteste, Joshua Wong. «L’Università è ora assediata dalla polizia fuori controllo. Se perdiamo questa battaglia, perderemo anche l’ultimo respiro di libertà!».
2/ University is now besieged by reckless police. Never had this happen: the police raided into campus sportsground, arresting students, one was beaten to unconscious when arrested. Another student was shot in the chest. Many unknown and the toll keeps going up. pic.twitter.com/uuLAvZknVg
— Joshua Wong 黃之鋒 😷 (@joshuawongcf) November 12, 2019
Come riportato dalla Hong Kong Free Press, lacrimogeni sono stati lanciati anche a Tai Shui Hang. Tre persone sono state arrestate dalla polizia antisommossa sul ponte di Central, poco distante da Piazza Exchange.
Three arrests were reportedly made in the Central footbridge outside Exchange Square stormed by riot police.
— Hong Kong Free Press (@HongKongFP) November 13, 2019
Photo: InMedia. #hongkong pic.twitter.com/DrL6bl5nWi
L’Ufficio per l’Educazione ha annunciato la sospensione delle lezioni in tutte le scuole, dalle materne alle superiori, «per motivi di sicurezza» e alla luce della paralisi dei trasporti e delle comunicazioni nella città.
Le accuse di Pechino
Il liaison office, l’Ufficio di collegamento della Cina di base a Hong Kong, ha denunciato che l’ex colonia «sta scivolando verso l’abisso del terrorismo».
In una nota diffusa al terzo giorno di proteste e di pesanti scontri tra manifestanti pro-democrazia e polizia, l’Ufficio ha supportato la tesi menzionando il caso dell’uomo pro-Pechino dato alle fiamme lunedì per un diverbio con i manifestanti. L’Ufficio ha definito l’episodio «un flagrante atto di terrorismo».
Scivola intanto la borsa di Hong Kong, che sconta il terzo giorno di fila di proteste e di scontri: l’Hang Seng cede 493,82 punti, scivolando a quota 26.571,46 (-1,82%). L’indice, nel finale, si è risollevato da un minimo intraday intorno al -2,50%.
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