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Venezia, Di Maio: «Moratoria per famiglie e imprese». Salvini attacca e arriva Conte

13 Novembre 2019 - 14:39 Alessandro Parodi
Il leader della Lega chiede fondi per la città da cercare nei «tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga con bancomat o carta di credito»

L’emergenza Venezia, dopo i gravi danni, e un morto, causati dall’acqua alta senza precedenti, diventa terreno dello scontro politico. Il ministro degli Esteri e capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio sembra tracciare la linea del governo giallorosso nella gestione dell’emergenza.

Scrive Di Maio su Facebook: «Venezia è sommersa come mai prima d’ora. Le immagini e le notizie che ci arrivano dalla città sono drammatiche. Qui è a rischio la vita delle persone – e due purtroppo sono già morte – sono a rischio beni culturali dal valore inestimabile, è a rischio un’intera comunità. Gli imprenditori e le associazioni che fanno grande questa regione ci chiedono che si blocchino mutui e contributi. A questa richiesta dobbiamo rispondere subito. Non c’è tempo da perdere».

«Ci metteremo al lavoro immediatamente – continua di Maio – per una moratoria verso imprese, artigiani, commercianti, famiglie. Venezia e i veneti vanno supportati con ogni mezzo».

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In mattinata aveva detto la sua anche il leader della Lega Matteo Salvini che aveva chiesto al governo di investire subito 100 milioni per il Mose, che è «pronto», ma marcherebbero i fondi per la manutenzione. Salvini ha annunciato che presenterà al Senato «un emendamento alla manovra per trovare questi soldi, per mettere in sicurezza un patrimonio non italiano, ma mondiale».

Per risarcire i danni subiti da Venezia l’ex vicepremier chiede ancora, polemicamente, che «si utilizzi subito uno dei tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga con bancomat o carta di credito». Salvini poi si è augurato che «nel consiglio dei ministri che ci sarà presto oltre che darsi schiaffoni su varie cose, trovino due minuti per dare una risposta immediata veloce e concreta a Venezia e agli italiani».

Intanto il premier Conte ha annunciato che nel primo pomeriggio di oggi, 13 novembre, raggiungerà il capoluogo veneto per «vedere da vicino i danni e rendermi conto della situazione». Insieme al premier sarà a Venezia anche il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli che con Conte e il sindaco Brugnaro farà «una prima valutazione dei danni e prenderemo le misure più urgenti. In questo momento drammatico tutto il Paese è vicino alla città e ai suoi abitanti». Il presidente del Consiglio – a riferirlo è il governatore del Veneto Luca Zaia durante una conferenza stampa sull’emergenza – passerà la notte in città.

Dal Governo arriva anche il commento del ministro dell’Ambiente Costa che punta il dito contro sul cambiamento climatico. Per il ministro occorrono «scelte di politica economica coraggiosa che questo Governo sta già mettendo in campo con il decreto clima». Costa ha manifestato «vicinanza» al sindaco Brugnaro e al Comune di Venezia, «solidarietà ai veneziani che stanno subendo danni ingenti e forti disagi, e la mia preoccupazione per lo straordinario patrimonio culturale della città».

Da Forza Italia arriva una sponda all’alleato del centrodestra Salvini. Il gruppo degli azzurri, al Senato in una mozione al governo depositata questa mattina, che il «riconoscimento della calamità naturale per il Comune di Venezia e i comuni del litorale veneziano, completamento e messa in funzione del Mose, immediato avvio dell’iter della nuova legge speciale per Venezia».

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