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Salvini fa il pieno al PalaDozza: «Incontrerò Mons. Zuppi». Fischi dalla platea al vescovo di Bologna

14 Novembre 2019 - 23:00 Francesca Martelli
Un po' lezione universitaria, un po' format televisivo: la manifestazione della Lega per le Regionali in Emilia-Romagna dura due ore. C'è anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, che non voleva mancare nonostante l'emergenza a Venezia

Prima un poeta, poi un ricercatore sociale. La scaletta di apertura della manifestazione leghista a Bologna per lanciare la candidatura di Lucia Borgonzoni sembra quasi una lezione universitaria. Al posto degli studenti sugli spalti ci sono i sostenitori della Lega: i primi sono arrivati tre ore prima dell’inizio della manifestazione. Dall’Emilia-Romagna, ma anche con pullman organizzati dalla Lombardia e dalle Marche.

Per l’occasione, Matteo Salvini ha rispolverato il maglione verde. Ha definito il governo giallorosso ‘una banda di incapaci’ e poi è tornato sulla polemica dei tortellini con la carne di pollo: «Incontrerò il vescovo Zuppi. Io adoro i tortellini con la carne di maiale». L’obiettivo della Lega era riempire il palazzetto della sinistra e delle star della della musica. Scaldare la platea è però tutta un’altra sfida, e non sono bastati i kit di benvenuto con cappellino pro-Borgonzoni, cartelli in stile trumpiano e bandiere.

Ci hanno provato i presidenti delle Regioni guidate dalla Lega: c’è anche quello del Veneto, Luca Zaia, che non voleva mancare nonostante l’emergenza a Venezia. Sul palco, il governatore della Lombardia Fontana ha chiamato Lucia Borgonzoni, ‘Gorgonzoni’. Tra gli spalti sono seduti anche dei contestatori: uno urla ‘fascista’ e viene allontanato dalla Digos. Un altro, quando il pubblico urla ‘Bibbiano’, ha qualcosa da ridire: esce dalla sala.

Fuori, l’altra Bologna è rumorosa e ha riempito piazza Maggiore. Il corteo degli attivisti dei centri sociali ha provato, fino all’inizio della manifestazione della Lega, ad avvicinarsi al PalaDozza. Ma arrivati ai blindati e alle reti messe della polizia, sono partiti gli idranti. Respinti, senza nessuno scontro.

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