Usa, Trump apre le braccia a Erdoğan: «Sono un suo grande fan». E mette sul piatto un’offerta da 100 miliardi di dollari
È ormai pace fatta tra Donald Trump e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. A poco più di un mese dal lancio dell’operazione turca Fonte di Pace nella zona a maggioranza curda nel nord-est della Siria, i due leader sembrano aver appianato le divergenze. Tanto che il presidente americano ha detto di essere un «grande fan» di Erdoğan.
Il rais turco è in visita negli Stati Uniti. Una visita attesa da lungo tempo dopo i vari ultimatum del capo della Casa Bianca ad Ankara a seguito delle operazioni contro le milizie curde nel nord della Siria.
Non era servita neanche la lettera di Donald Trump a fermare l’esercito turco, tuttora operativo nell’area curda vicino ai suoi confini e per cui si intensificano le accuse di violazioni di diritti umani ed esecuzioni arbitrarie di civili.
La lettera
Una lettera che Donald Trump aveva inviato alla sua controparte turca lo scorso 9 ottobre e dove invitava Erdoğan a trovare un accordo: «Non vuole essere responsabile per il massacro di migliaia di persone, e io non voglio essere responsabile di aver distrutto l’economia turca. E lo farò». Una minaccia che invece si è trasformata in un accordo trilaterale tra Ankara, Mosca e Washington per pattugliamenti al confine tra Turchia e Siria.
Una lettera che il presidente turco, in visita alla Casa Bianca, ha detto di aver «riconsegnato personalmente» nelle mani di Donald Trump, a dimostrazione del fatto che non l’avesse cestinata. Occasione che Erdoğan ha sfruttato per ribadire come «bisogna distinguere tra curdi, contro cui non abbiamo niente, e i terroristi».
Durante l’incontro bilaterale, annunciato già un mese fa, i due capi di Stato hanno discusso anche dell’annosa questione dell’acquisto da parte di Ankara del s-400, il sistema missilistico russo.
Una questione su cui Trump sembra pronto a chiudere un occhio, dimenticando così le ostilità del recente passato. Secondo quanto rivelato dal Washington Post, il presidente americano avrebbe messo sul piatto di Erdoğan un’offerta da 100 miliardi di dollari: un maxi accordo commerciale e la probabile riammissione nel programma degli F-35.
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