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Bufera sul deputato leghista. Il Pd: «Accosta la piazza di Bologna agli assassini di Marco Biagi»

15 Novembre 2019 - 10:52 Alessandro Parodi
Massimilino Capitanio posta su twitter la prima pagina del Corriere della Sera che riposta la notizia dell'assassinio del giuslavorista commentando: «Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare»

Il giorno dopo la grande manifestazione delle “Sardine” di Piazza Maggiore di Bologna parallela e in contrapposizione all’evento leghista del PalaDozza in sostegno della candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, è bufera sul deputato del Carroccio Massimiliano Capitanio che su Facebook, secondo il Pd, avrebbe paragonata chi era in piazza agli assassini di Marco Biagi.

È il dem Andrea Romano a denunciare su Twitter (ritwittato dal segretario Zingaretti) l’accostamento. «Massimilino Capitanio – scrive Romano – è un deputato della Repubblica che accosta una piazza pacifica e spontanea agli assassini di Marco Biagi: la #Lega su #bolognanonsilega sta perdendo la testa (e molti, molti voti). Anche per questo è giusto sostenere @sbonaccini: per rispondere al veleno dell’odio».

Il post di Capitonio recitava: «Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare. Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto». Ad accompagnare il messaggio una foto della prima pagina del Corriere della Sera con la notizia dell’assassinio a Bologna di Marco Biagi. Nel post erano taggati il segretario Matteo Salvini, Riccardo Molinari, Giulio Centemero, Paolo Formentini e la candidata alla presidenza della regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni.

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Fra i commenti, non numerosissimi in realtà, si legge: «Questo post è delirante. Associare una manifestazione di persone libere con un evento di terrorismo è indegno, specie da chi siede in parlamento». Dello stesso tenore della dichiarazione di Romano, quella del presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci per cui «una piazza piena di persone pacifiche come quella di ieri a #bologna paragonata agli infami terroristi che uccisero Marco Biagi. Questa è la Lega della vergogna che vorrebbe governare l’Emilia Romagna».

Sulla medesima linea il commento della senatrice Pd Simona Malpezzi, sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento: «Davvero questo è il modo – sottolinea – in cui la Lega intende proporsi agli italiani? Rifiutando di applaudire una superstite dell’Olocausto, tollerando i movimenti neofascisti e, nel frattempo, accostando in modo strumentale manifestazioni di piazza di dissenso al terrorismo?».

https://www.facebook.com/simonaflaviamalpezzi/photos/a.958899450809374/2918602578172375/?type=3&theater

La replica di Capitanio

A stretto giro arriva la reolica di Massimiliano Capitanio, deputato della Lega dopo la polemica per il suo post su Facebook: «Amo e difendo la democrazia e mai potrei accostare una manifestazione di piazza al terrorismo. Il mio post su Facebook è chiaramente riferito a quelli che avrebbero voluto impedire la nostra manifestazione, a quanti hanno aggredito le Forze dell’ordine e a quelli che hanno affisso uno striscione per esprimere solidarietà a quanti colpiscono i leghisti. Difendo anche la libertà di espressione, ma valuterò di querelare Romano e quanti insinueranno un mio accostamento tra terrorismo e manifestazioni democratiche».

«Il post – continua Capitanio – che ricorda l’assassinio di Marco Biagi a Bologna, recita testualmente: “Questa è la #Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare. Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto”. Il post fa riferimento allo striscione che invita a colpire i leghisti e al video degli scontri con le Forze di Polizia . Nessun riferimento alla manifestazione di piazza è presente».

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