Sentenza Cucchi, quando la toppa è peggio del buco: il consigliere regionale Palozzi “si scusa” per il post (rimosso) contro Ilaria
La toppa? Se non è peggio del buco, sicuramente il buco lo lascia lì. Adriano Palozzi, consigliere regionale del Lazio – eletto con Forza Italia e tra i fondatori del movimento ‘Cambiamo’ di Giovanni Toti – è noto, da ieri, alle cronache nazionali per le sue parole sui social su Ilaria Cucchi dopo la sentenza di condanna ai due carabinieri, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, responsabili del pestaggio che avrebbe portato alla morte di suo fratello Stefano.
Parole che non lasciano dubbi, quelle di Palozzi, già vicepresidente del consiglio regionale del Lazio ma decaduto in seguito ai domiciliari (poi revocati) nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma. Parole, quelle dell’oggi consigliere, che parlano di Stefano Cucchi come «un tossico» e di sua sorella Ilaria, da dieci anni in lotta per arrivare a verità e giustizia di suo fratello, le cui foto da morto sono ormai parte – amara – della storia di questo paese, come di una persona che sta «sfruttando il fratello» per una carriera politica (che per il presente non esiste e che non trova alcuna conferma per il futuro).
«Tolgo il post sulla vicenda Cucchi perché ormai su Facebook non è più possibile esprimere una opinione senza essere fraintesi o giudicati», scrive Palozzi su Facebook. «Mi scuso con chi si è sentito offeso non era questo lo scopo!».
Il post (poi cancellato)
«Non parliamo di un bravo ragazzo bensì di un tossico e pure abbastanza spocchioso!», aveva scritto – tra i refusi – Palozzi commentando la condanna ai carabinieri. «La sorella finalmente è soddisfatta e si lancia in una nuova e brillante carriera politica o nello spettacolo (insomma cerca un modo per guadagnare)». Certo, «nessuno deve morire», ammette il consigliere, classe 1975. Ma ora, questo il ragionamento, Ilaria Cucchi «sta sfruttando il fratello tossico per il suo successo».
Parole da querela? Il dubbio viene sollevato tra chi commenta il nuovo post di “scuse”: il timore avrebbe portato alla rimozione del primo. Palozzi si difende nei commenti: «Lo scopo non era speculare su nulla ma esprimere un punto di vista, ma siccome non voglio e non mi interessa che diventi l’ennesima occasione per far speculare qualcuno ho deciso di toglierlo». A cosa allude?
In copertina l’allora vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Adriano Palozzi lascia la procura al termine dell’interrogatorio sull’inchiesta dello stadio della Roma, Roma, 15 giugno 2018. ANSA/Angelo Carconi
Leggi anche:
- Cucchi, la dedica di Alessandro Borghi dopo la sentenza: «Mai più. Che tutti imparino a guardare gli altri negli occhi»
- Caso Cucchi, Di Maio attacca Salvini: «Si scusi». E Bugani: «I picchiatori infangano la divisa»
- Caso Cucchi, la sorella Ilaria pronta a querelare Salvini: «La droga fa male? Stefano non è morto per quel motivo»
- Ilaria Cucchi: «Salvini? Sì, lo querelerò, mio fratello non è morto di droga». E sulle sentenze: «Ho paura, è solo il primo grado»
- Ilaria Cucchi querela Salvini, il leghista insiste: «Sono tranquillissimo. Spero si approvi legge “droga zero”»
- Ilaria Cucchi, replica durissima a Salvini: «Anch’io contraria alla droga come ai rimborsi fasulli»