Sondaggi, OpenMedia della settimana: il M5S cede ancora voti alla destra
OpenMedia è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Open. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa. La media settimanale dei sondaggi serve a stabilizzare il valore percentuale attribuito a ogni singolo partito, fotografando così il suo “stato di salute” meglio di quanto possa fare un solo sondaggio.
Settimana dal 10/11 al 16/11/2019.
La somma delle forze di governo scende al 42,7% perdendo ancora uno 0,6 rispetto alla settimana scorsa. Detto in maniera brutale, il governo Conte ha un problema e questo problema si chiama M5s. Infatti la popolarità del premier resiste (anche se appannata rispetto all’estate 2019) e Pd e Italia Viva mantengono le loro percentuali (nonostante la competizione tra loro), mentre il partito di Luigi Di Maio non riesce a frenare la caduta di consensi.
Questa settimana il Movimento frana al 16,5%, un punto in meno rispetto alla media precedente. Per Euromedia e Swg siamo già al di sotto del 16% (15,8 per entrambi gli Istituti), mentre il massimo è nel 17,5% di Piepoli. Appare abbastanza evidente che la parte di elettori di destra del Movimento (che secondo i vecchi flussi elettorali rappresentavano la maggioranza) continui ad essere linfa per i partiti sovranisti. La Lega infatti sale al 33,5% medio (il valore minimo attribuito è 31,5% per Piepoli, quello massimo 34,5% per Tecnè e Swg). Fratelli d’Italia sempre in pole position col suo 9,3% e questa settimana nessun sondaggio lo colloca al di sotto del 9%.
Nel centrodestra Forza Italia resiste al 7%, anche se Demopolis gli attribuisce il 5,6% (superato da IV col suo 5,8%). In totale la coalizione di opposizione raggiunge il 49,8%. Il PD, dicevamo, è stabile al 19,1% con un buon 21% per Ixè, mentre Italia Viva è al 5% (quasi al 6 per Euromedia e Demopolis). Rimane stabile anche La Sinistra al 2,1%, mentre +Europa è all’1,9% e i Verdi all’1,5%. Val la pena segnalare questa settimana la performance registrata da Euromedia Research per due partiti fuori, per ora, dalla nostra media: Cambiamo! di Giovanni Toti e Siamo Europei di Carlo Calenda. Per l’istituto diretto da Alessandra Ghisleri, il primo porta casa solo lo 0,3% delle preferenze mentre il secondo sfiora il 2%.
Una differenza notevole a conferma che le scissioni a destra non fanno breccia nel cuore dell’elettorato quanto quelle, non sempre azzeccate, a sinistra. (Istituti considerati: Swg, Tecnè* , Piepoli, Ixè, Index Research, Emg, Demopolis, Euromedia)
*Tecnè ha diffuso questa settimana due sondaggi, rispettivamente l’ 11/11 e il 15/11
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