ArcelorMittal, i commissari: «Dal Gruppo violenza e minacce». L’alt del tribunale: «Non fermate gli impianti»
L’iniziativa di ArcelorMittal di sciogliere il contratto di affitto dell’ex Ilva «nulla c’entra con le giustificazioni avanzate che non pervengono neppure a un livello di dignitosa sostenibilità: essa è invece semplicemente strumentale alla dolosa intenzione di forzare con violenza e minacce un riassetto» dell’obbligo contrattuale «precedentemente negoziato (…) che il gruppo (…) evidentemente non ritiene più rispondente ai propri interessi». Sono parole pesanti quelle che si leggono nel ricorso cautelare d’urgenza depositato, tramite i legali, dagli ex commissari contro l’iniziativa del Gruppo avvenuta senza alcun «preavviso» e la disponibilità «a un esame congiunto della situazione per l’adozione di un piano condiviso» per garantire la «continuità dell’attività».
I comportamenti di ArcelorMittal per perseguire l’«illegittimo intento» di sciogliere il contratto d’affitto dell’ex Ilva «sono stati programmati» per «recare il maggior possibile livello di devastante offensività», si legge ancora.
I commissari di Ilva nella giornata del 16 novembre hanno depositato in Procura a Taranto un esposto denuncia contro la decisione di ArcelorMittal.
Le indagini a Milano
Proprio mentre le aziende dell’indotto sono fuori dai cancelli dell’ex Ilva per protestare contro il mancato pagamento da parte di ArcelorMittal, da Milano i pm fanno sapere che il loro fascicolo riguarda anche quei pagamenti non incassati.
L’indagine si allarga infatti anche a eventuali illeciti tributari e a presunti reati pre-fallimentari, con un focus appunto sul mancato pagamento dei creditori dell’indotto. Filoni, questi, che si aggiungono a verifiche su presunte appropriazioni indebite di materiale relativo al magazzino di materie prime, su false comunicazioni societarie e al mercato.
Intanto, il presidente della sezione specializzata in materia d’impresa del tribunale di Milano ha fissato per il prossimo 27 novembre l’udienza sul ricorso cautelare dei commissari ex Ilva e ha invitato il colosso franco-indiano a «non fermare gli impianti» dello stabilimento.
Il fascicolo milanese d’indagine era stato aperto lo scorso 15 novembre dal procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco per verificare l’eventuale esistenza di ipotesi di reato nella gestione dell’impianto da parte dell’azienda franco-indiana. Sempre al tribunale di Milano, ArcelorMittal aveva depositato l’atto per recedere dal contratto, contro il quale i commissari hanno presentato ricorso.
In copertina i lavoratori dell’ex Ilva protestano per il mancato pagamento delle fatture da parte di ArcelorMittal a Taranto, 18 novembre 2019. ANSA/Renato Ingenito