Juwelo, presidio dei lavoratori messi alla porta. E il canale riduce le ore di diretta
«Il turno di mattina è annullato» e «Per un autunno brillante». Questi i due striscioni affissi davanti ai cancelli della sede romana di Juwelo, la società che si occupa di televendita di gioielli e che lunedì ha messo alla porta 48 lavoratori. «Abbiamo scoperto che i badge erano stati disabilitati e che era stata cambiata persino la serratura», hanno spiegato a Open.
Poi l’sms – il cui contenuto è stato pubblicato da Open – che annunciava una riunione urgente in un ristorante di Roma durante la quale il datore di lavoro tedesco, Wolfgang Boye, avrebbe comunicato che «non c’erano più i soldi per pagarli». 48 lavoratori fuori, 10 dentro.
Al momento da Juwelo nessun incontro coi sindacati: formalmente non c’è stato alcun licenziamento ma, come le ha definite Alessio Pasqualitti di Slc Cgil, solo «procedure al limite della legalità». «Siamo tutti nel limbo, adesso scioperiamo per conoscere quale sarà il nostro destino, per avere risposte da questa azienda», spiega Pasqualitti.
«L’azienda ha trovato un modo beffardo per mandarci via. Invece di sbatterci fuori, ci ha impedito di entrare. L’ultimo, struggente addio, ce l’ha dato inviandoci un asettico sms. Senza alcun preavviso o scrupolo», scrive un lavoratore.
Intanto Juwelo ha ufficializzato una riduzione dell’orario della diretta tv: si trasmetterà dalle 10 alle 15. «Un orario ridotto ma concentrato di iniziative speciali. La riduzione dell’orario di trasmissione ha purtroppo comportato inevitabilmente anche la riduzione del team, necessaria per stabilizzare l’azienda e garantire il lavoro a chi è rimasto», spiegano da Juwelo. Dunque stop alle trasmissioni serali.
«Il vostro affezionato team rimarrà fedele agli standard di servizio offerti – hanno concluso – con l’obiettivo di ritornare a trasmettere il programma anche durante le ore serali, ma perché ciò avvenga dobbiamo rimanere uniti in questo momento di rinascita».