Via libera agli F-35, passa la mozione della maggioranza sulle spese militari: alla fine si piegano anche i grillini
La mozione della maggioranza presentata dal Partito Democratico e Movimento 5 stelle sul programma militare legato ai caccia F-35 conferma la volontà dell’Italia di proseguire nell’accordo di acquisto. La discussione in aula non chiede il taglio o la sospensione degli accordi presi con gli Stati Uniti ma di «valutare le future fasi del programma tenendo conto dei mutamenti del contesto geopolitico, delle nuove tecnologie che si stanno affacciando, dei costi che si profilano, degli impegni internazionali assunti dall’Italia, delle esigenze di contenimento della spesa pubblica, della tutela e delle opportunità di industria italiana del comparto difesa e disoccupazione, al fine dell’accrescimento del know-how nazionale, dell’accesso la tecnologia straniera e delle risorse disponibili». Insomma, la maggioranza frena sul programma ma non si smarca. Sull’affidabilità dei velivoli messa più volte in discussione, in particolare dai pentastellati, la maggioranza chiede di valutare la «la piena rispondenza dei velivoli ai requisiti tecnici operativi e di sicurezza delle forze armate». Il governo poi si impegna a «riferire periodicamente al Parlamento delle evoluzioni del programma».
Lega: «Sacrificati gli interessi del Paese»
Una decisione criticata fortemente dalla Lega che avrebbe voluto invece, insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia, un’accelerazione degli acquisti dei caccia. «La bocciatura della nostra mozione dimostra ancora una volta come Pd, 5S e Italia Viva preferiscano sacrificare gli interessi generali del Paese pur di mantenere in piedi il precario equilibrio all’interno della maggioranza, smentendo di fatto le posizioni del ministro Guerini», ha detto il capogruppo Lega in commissione Difesa della Camera, Roberto Paolo Ferrari. Ma alle critiche del Carroccio ribatte il M5S: «La Lega di Salvini pretendeva, con la sua mozione bocciata oggi alla Camera, che il governo firmasse a nome dei cittadini italiani una cambiale in bianco, da non meno di 10 miliardi, per comprare dagli Stati Uniti altri sessantadue bombardieri F-35», ha dichiarato il capogruppo del M5S alla Commissione Esteri del Senato, Gianluca Ferrara.
«Un progetto di riarmo che, così com’era stato concepito e come la Lega vorrebbe confermare, è talmente insostenibile dal punto di vista economico e sorpassato dal punto di vista tecnologico che molti Paesi, USA compresi, lo hanno già tagliato», continua Ferrara che sottolinea come «una revisione del programma F35 sia doverosa anche da parte dell’Italia. Rinegoziare la partecipazione italiana al programma F-35 consentirà di liberare miliardi di euro da investire in servizi ai cittadini». «C’è chi gioca alla guerra con gli F-35 – conclude il senatore – e chi combatte con gli F-24: noi siamo sempre dalla parte di questi ultimi».