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L’Italia verso Euro 2020: possibili avversarie e ultimi ballottaggi – L’analisi

19 Novembre 2019 - 13:48 Daniele Miceli
A fine mese, a Bucarest, saranno svelati i gironi. Quanti rischi, ma anche la squadra di Mancini è tra quelle da evitare...

Dopo le crisi di rigetto post Svezia è tornata l’acquolina in bocca. Ora tocca azzannare le prede, che non sono tutte come l’Armenia. Ma, per fortuna, non è neanche la solita Italietta degli ultimi anni. La squadra di Mancini gioca, pressa, è cattiva nel riprendersi il pallone e veloce nel portarlo a ridosso dell’area avversaria. All’Europeo possiamo divertirci. Tavola apparecchiata con 10 vittorie su 10 nella marcia di avvicinamento alla competizione. Presto scopriremo i commensali. Il 30 novembre, a Bucarest, scatterà l’ora del sorteggi. Ci saranno anche quattro ‘x’, che avranno un nome a margine degli spareggi play off di marzo.

I pericoli Francia e Portogallo

Mbappé, Ansa

Tra paletti imposti dal regolamento e questioni di ordine pubblico (Russia e Ucraina, ad esempio, in gruppi diversi), le fasce non sono già fatte, ma qualche indicazione c’è. In teoria l’Italia, testa di serie, potrebbe pescare un girone con Francia (la vera favorita, in seconda fascia), Portogallo (in terza fascia nonostante sia campione uscente) e una quarta squadra che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere anche la Serbia, favorita nei play off di Nations League che assegneranno gli ultimi 4 slot liberi. E’ lo scenario peggiore, ma oggi anche trovarsi l’Italia dall’altra parte del campo non fa fare i salti di gioia. Neanche alla Svezia, una delle squadre alternative al Portogallo come ‘esponente’ della terza fascia.

Ultimi dubbi

Mancini ha le idee chiare, tutti i ruoli coperti. Pochissimi ancora da definire. A destra si giocano ancora un posto in rosa Di Lorenzo (duttile e offensivo) e D’Ambrosio (ugualmente duttile e pericoloso sotto la porta avversaria). In mezzo al campo rischiano di restare fuori, per l’esplosione di Zaniolo, Castrovilli e Cristante. In attacco balla solo un eventuale posto da prima punta alternativa a Immobile e Belotti se Mancini dovesse ‘bocciare’ El Shaarawy. Kean, a patto di ritrovare una maglia da titolare con il club, può cercare l’ultimo sprint. Al pari di Balotelli, le cui chances diminuiscono con il passare delle giornate.

Foto di copertina Ansa

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