Marco Carta, il giudice: «Insufficiente la prova del furto». E Fedez lo prende in giro
«Insufficiente e contraddittoria», così è stata definita la prova sulla base della quale Marco Carta è stato indagato per furto aggravato in concorso rispetto alla vicenda delle 6 magliette, del valore di 1.200 euro, sottratte alla Rinascente di Milano (dove si trovava in compagnia di una donna, Fabiana Muscas).
A mettere queste parole nero su bianco è il giudice Stefano Caramellino nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 31 ottobre, nel processo abbreviato, ha assolto Marco Carta «per non aver commesso il fatto». Secondo il giudice «l’ipotesi ricostruttiva alternativa» della difesa invece «è confortata da elementi di conferma».
«Il movente dichiarato da Fabiana Muscas, consistente nel voler fare un regalo di compleanno a sorpresa a Marco Carta – si legge – corrisponde a una eventualità non certo remota né congetturale, bensì oggettivamente riscontrata nel caso concreto poiché coerente con l’effettiva data di compleanno di Marco Carta, dieci giorni prima del fatto».
Marco Carta, intanto, è stato citato in una storia Instagram di Fedez che, inquadrando la t-shirt dell’amico Luis Sal con ancora addosso l’etichetta, scrive «is the new Marco Carta».
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