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Salvini: «Paura delle sardine? No, la prossima volta vado in piazza da loro a sentire cosa dicono»

19 Novembre 2019 - 11:35 Redazione
Il leader della Lega, a margine del congresso del Sap a Rimini, ha negato di aver cambiato programma e di esser “fuggito” dalle Sardine a Modena

«Ho preferito le aziende alle sardine: con tutto il rispetto ci sono più problemi in alcune aziende in difficoltà». Così il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato con i cronisti il cambio di programma avvenuto ieri, 18 novembre, a margine del tour elettorale in Emilia Romagna per le elezioni regionali del 26 gennaio.

L’ex vicepremier ha infatti deciso di fare rotta su Carpi anziché su Modena, dove era atteso per un comizio, mentre in Piazza Grande, sotto la pioggia, si era riunito il movimento delle Sardine, sulla scia della manifestazione pacifica e apartitica di Piazza Maggiore a Bologna.

E per la prossima tappa a Rimini, Salvini si dice «pronto a scendere in piazza con loro», curioso di sapere quale sia la proposta dei manifestanti: «Io vado a proporre, perché queste sono piazze ‘contro’, io, invece, vengo a Rimini ‘per’. Vado a Firenze ‘per’, sono stato a Modena ‘per’. Le piazze ‘contro’ sono rispettabili e quindi sono curioso di sapere qual è la proposta». 

Salvini sul caso Open Arms: «Ad Agrigento ci sono problemi ben più gravi»

Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Salvini sulla nuova inchiesta del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio

«Mi domando se in procura ad Agrigento non abbiano cose più serie di cui occuparsi. Credo sia la quinta inchiesta – commenta il leader della Lega – ho fatto quello che gli italiani mi chiedevano di fare. Ho difeso i confini. Inizio a essere stufo».

«Magari chiederemo conto a qualcuno di come utilizza il tempo e il denaro che i cittadini italiani investono in giustizia. Temo che ad Agrigento e in giustizia ci siano problemi ben più gravi che non rompere le scatole a Matteo Salvini», chiosa l’ex ministro dell’Interno. 

Le ipotesi di reato a carico di Matteo Salvini sono sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio a margine del caso Open Arms. Il fascicolo alla Dda di Palermo e sarà il procuratore capo Franco Lo Voi, entro 10 giorni a decidere se convalidare o meno le ipotesi di reato.

Salvini: «Non ho incontrato il cardinale Zuppi»

Salvini ha poi negato di aver incontrato l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, promotore del “tortellino dell’accoglienza“, l’iniziativa della diocesi bolognese per favorire l’integrazione durante San Petronio, detta anche Festa del Tortellino.

Il tortellino, privo di carne di maiale, era stato creato per favorire l’integrazione, nel rispetto di chi non mangia carne di maiale per motivi religiosi, così come per gli anziani che preferiscono stare più leggeri.

Un’idea che non era andata giù a Salvini, che aveva sostenuto che «alcuni italiani rinnegano la loro storia, dal tortellino al crocifisso». «Incontrerò il vescovo Zuppi. Io adoro i tortellini con la carne di maiale», aveva annunciato il leader leghista al PalaDozza di Bologna il 14 novembre scorso, ritornando sulla polemica del tortellino.

Ma Salvini oggi smentisce le indiscrezioni apparse sui giornali: «Non ho incontrato il cardinale Zuppi a Bologna. Sui giornali scrivono tante cose, ieri ho avuto una giornata ricca ma non ho incontrato Zuppi. L’ho scoperto anche io sul giornale».

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