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Violenza assistita, la campagna di Save The Children e Ikea: «Subito i fondi per gli orfani di femminicidio»

19 Novembre 2019 - 22:09 Angela Gennaro
In Italia esiste il reato di “violenza assistita”, e la legge n. 4/2018, spiega ancora l'ong, ha anche previsto un fondo a favore degli orfani per crimini domestici. Ma mancano ancora i decreti attuativi che consentono di disporre delle risorse per intervenire urgentemente

In 5 anni in Italia quasi 500 mila minori hanno assistito a situazioni di violenza domestica ai danni delle loro mamme. «E più di una donna su 10, tra quelle che hanno subito violenza, ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli». Comincia così la petizione lanciata da Save The Children per chiedere al governo, tra l’altro, di erogare subito i fondi per gli orfani di crimini domestici. In Italia esiste il reato di “violenza assistita”, e la legge n. 4/2018, spiega ancora l’ong, ha anche previsto un fondo a favore degli orfani per crimini domestici. Ma mancano ancora i decreti attuativi che consentono di disporre delle risorse per intervenire urgentemente.

La violenza domestica

Dal 20 al 24 novembre sarà possibile vedere negli spazi espositivi di tutti i negozi Ikea alcuni disegni ispirati a quelli realizzati da bambini che vivono situazioni di violenza assistita/Save The Children

Sono più di 1,4 milioni le mamme vittime di violenza domestica in Italia e più di 1 donna su 10, tra quelle che hanno subito una qualche forma di violenza nella loro vita (6,7 milioni), «ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli e in quasi la metà dei casi i loro bambini hanno assistito direttamente ai maltrattamenti», ricorda Save The Children. Si tratta di un’elaborazione Istat per Save The Children su dati rilevati nel 2014. Il dato sui minori vittime di violenza assistita (quasi mezzo milione) si riferisce invece al periodo 2009-2014. Se l’Eures scatta una fotografia quanto mai sconfortante della situazione femminicidi e violenza di genere in Italia, con dati in aumento e percentuali anche inedite, ci sono – scrive oggi l’ong – «ben 550mila mamme tra le “vittime silenti”, che non denunciano i loro aggressori o non si sono rivolte a figure specializzate. Nel 57% di questi casi, infatti, le violenze subite vengono considerate come “qualcosa di sbagliato” e non un reato da denunciare». La petizione lanciata da Save The Children in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 20 novembre, vede il sostegno di Ikea e chiede alle istituzioni di «mettere in atto azioni concrete a favore dei minori testimoni di violenza domestica e degli orfani di femminicidio». La campagna si chiama #PerUnaGiustaCasa.

Le esposizioni da Ikea

Dal 20 al 24 novembre sarà possibile vedere negli spazi espositivi di tutti i negozi Ikea alcuni disegni ispirati a quelli realizzati da bambini che vivono situazioni di violenza assistita/Save The Children

Dal 20 al 24 novembre sarà possibile vedere negli spazi espositivi di tutti i negozi Ikea alcuni disegni ispirati a quelli realizzati da bambini che vivono situazioni di violenza assistita. «Non semplici disegni ma richieste d’aiuto che spesso passano inosservate», spiega Save The Children. Alla fine del percorso «un muro svelerà il significato dei disegni, sottolineando quanto sia importante cogliere i segnali che i bambini esprimono e che spesso invece rischiano di rimanere ignorati benché siano sotto i nostri occhi». «È necessario un intervento ampio e capillare che ponga al centro i diritti dell’infanzia e che coinvolga le istituzioni, la società civile, le scuole e tutti gli attori del sistema di protezione per far emergere i singoli casi, far cadere il velo della reticenza e proteggere adeguatamente e immediatamente i minorenni che vivono situazioni di violenza domestica», dice Fosca Nomis, Responsabile Relazioni Istituzionali di Save the Children. In questa direzione va la petizione lanciata oggi «che chiede alle istituzioni di sbloccare i fondi per gli orfani di crimini domestici e per i centri antiviolenza, nonché di procedere ad una mappatura e analisi di un fenomeno di cui rischiamo di avere evidenza solo in minima parte».

Ikea – che dal 2014 progetta gli spazi e dona gli arredi dei principali Centri di Save the Children per bambini e ragazzi in Italia – supporterà poi l’organizzazione nella presa in carico di bambini vittime di violenza domestica, attraverso l’assegnazione di 70 “doti educative”. La “dote” è «un intervento personalizzato di sostegno al bambino per l’elaborazione del trauma, lo sviluppo positivo di talenti e l’offerta di opportunità formative», spiega ancora Save The Children. Prevista anche un’attività formativa rivolta agli operatori e alle operatrici, «per diffondere standard metodologici e buone prassi finalizzati ad accompagnare i genitori e i bambini nel recupero della relazione genitoriale, spesso compromessa a causa della violenza subita». «Vogliamo ispirare un cambiamento culturale all’interno della società, attivandoci rispetto a quelle che riteniamo delle vere e proprie “emergenze sociali”, come il fenomeno della violenza assistita che colpisce in Italia molti più bambini di quelli che possiamo immaginare», spiega Asunta Enrile, Country Retail Manager e CSO IKEA Italia.

In copertina: dal 20 al 24 novembre sarà possibile vedere negli spazi espositivi di tutti i negozi Ikea alcuni disegni ispirati a quelli realizzati da bambini che vivono situazioni di violenza assistita/Save The Children

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