Omicidio Sacchi, si muove la famiglia: «Interrogate Anastasia e prendetele il Dna»
Si muovono gli avvocati della famiglia Sacchi, Armida Decina e Paolo Salice. Oggi, 20 novembre, hanno richiesto alla Procura di Roma di compiere alcuni atti di indagine che potrebbero cambiare il quadro dell’inchiesta sulla morte di Luca.
Nell’istanza presentata alla pm Nadia Plastina, hanno insistito per l’audizione di Anastasia e Giovanni Princi (l’amico di Luca presente sulla scena che era anche l’unico ad avere precedenti specifici per spaccio ndr) «al fine di poter chiedere loro spiegazioni sulle tante contraddizioni emerse dal primo filone di indagine nonché per poter chiedere loro, in qualità di persone informate sui fatti, maggiori particolari che sarebbero potuti sfuggire nell’immediatezza dell’accaduto».
A spiegarlo sono stati gli stessi avvocati della famiglia del 24enne, ucciso il 23 ottobre, con una nota che vale la pena leggere integralmente: «È stato altresì richiesto – prosegue il testo – sulla scorta di recenti pronunce giurisprudenziali per casi analoghi, il prelievo del campione biologico di Anastasia per poterlo confrontare con quelli che eventualmente saranno rinvenuti nella mazza da baseball sequestrata (questa indagine potrebbe confermare o meno la versione data dalla ragazza)».
«Il fine di queste richieste non è quello di puntare il dito contro qualcuno ma è esclusivamente un fine di verità, atteso che la famiglia Sacchi non vuole conoscere soltanto l’identità degli esecutori materiali ma vuole conoscere il motivo per cui il loro caro è stato barbaramente ucciso. I legali della famiglia stanno provvedendo mediante indagini anche all’audizione di alcuni soggetti, sulla cui identità, per chiare ragioni di opportunità, non può aggiungersi altro», concludono.
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