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Allenatori paperoni, Guardiola precede Mourinho: Klopp guadagna (molto) meno di Benitez e Cannavaro

21 Novembre 2019 - 15:30 Daniele Miceli
Mourinho
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Comanda il mister del City, il primo italiano non è Antonio Conte...

La classifica, precisazione doverosa, riguarda gli emolumenti in quota fissa, lo stipendio base. Non si conteggiano eventuali bonus e, soprattutto, diritti d’immagine e proventi pubblicitari. Dunque: come mister puro l’allenatore campione del Mondo per busta paga resta Pep Guardiola, vate del Manchester City partito all’ennesima caccia della Champions League. Pep domina con i circa 23 milioni di euro all’anno d’ingaggio. Primato confermato nonostante il nuovo, ricchissimo contratto sottoscritto nelle ultime ore da Josè Mourinho con il Tottenham: lo Special One deve ‘accontentarsi’ del secondo posto. Secondo gli ultimi spifferi per lui ci sono 17,5 milioni di euro all’anno. Non ne starà facendo una tragedia Mou, anche perché è uno di quelli che, in particolare grazie alla pubblicità, riesce a riempire da altre fonti e in maniera sostanziosa il portafoglio.

La Cina azzurra

Primo e secondo posto assegnati. Il terzo resta di Diego Simeone, un altro ex interista che con l’ultimo rinnovo contrattuale è arrivato a toccare quota 15,5 milioni di euro circa all’anno all’Atletico Madrid (con i bonus sfonda il muro dei 20). Alle sue spalle i cinesi ‘napoletani’. L’ex Napoli Benitez, allenatore del Dalian, la squadra che sta corteggiando Callejon per gennaio, guadagna 13,5 milioni di euro a stagione. Mentre il napoletanissimo Fabio Cannavaro, allenatore del Guangzhou, si ‘ferma’ a 12 milioni. La stessa cifra, per rendere l’idea, che guadagna Zidane al Real Madrid.

Conte stacca Klopp

Il primo esponente della Serie A è Antonio Conte, cui Suning gira circa 11 milioni di euro all’anno. Tre in più di Jurgen Klopp che, senza bonus, percepisce 8 milioni di euro a stagione dal Liverpool. Non gli bastano i fantastici risultati riportati in campo per avvicinare i primi della classe nella classifica dei Paperoni. Per Klopp decimo posto. Ma pure lui non se la passa malaccio.

Foto di copertina Ansa

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