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A Napoli la scultura di Salvini che spara ai migranti con la scritta «game over». Il leader della Lega: «È istigazione all’odio»

23 Novembre 2019 - 13:22 Redazione
salvini
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«Il suo messaggio è infantile, come un videogioco in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo», dice l'artista. Salvini: «È una vera schifezza, è istigazione alla violenza, altro che arte. Cosa non si fa per farsi un po’ di pubblicità, che squallore»

La raffigurazione dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini armato di pistola che spara a due africani in versione zombie. È l’opera di Salvatore Scuotto, del gruppo della Scarabattola, che oggi viene esposta a Napoli, all’interno della mostra collettiva “Virginem=Partena”, nella galleria Nabi interior design.

Si chiama La pacchia è finita! e fa il verso a uno dei tormentoni del leader della Lega.

«Quando ho iniziato a creare, Salvini era ancora ministro dell’Interno – racconta Scuotto al quotidiano Il Mattino – Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca a un videogame popolato da fantasmi, come si vede dai dettagli della pistola che è intenzionalmente sproporzionata. Dico che il suo messaggio politico è infantile, come una costante PlayStation in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo».

Attaccato alla pistola c’è il messaggio «game over», che «identifica la conclusione del videogioco». «Chissà cosa indica: la fine di Salvini o quella dei suoi nemici?», aggiunge Scuotto.

L’artista ha precisato di non aver creato la parodia salviniana «perché sono comunista». «Al massimo aspirerei a essere anarchico, non credo alla sinistra, troppo tiepida – ha concluso -. Non voglio esprimere alcuna appartenenza ma so in cosa non credo».

La replica di Salvini

«Cosa non si fa per farsi un po’ di pubblicità, che squallore. La “scultura” che mi raffigura mentre sparo agli immigrati è una vera schifezza, è istigazione all’odio e alla violenza, altro che arte. Non vedo l’ora di tornare a Napoli per ammirare i fantastici presepi tradizionali, non queste porcherie», ha scritto Salvini su Facebook.

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