Juwelo, dopo lo sciopero tutti a casa: chiude la sede di Roma. Ecco la lettera di licenziamento – Esclusiva
Ieri sera la doccia fredda. Sono le 21.30 quando ai lavoratori della Juwelo, la società che si occupa della televendita di gioielli, arriva una lettera che non lascia spazio a interpretazioni. «Licenziamento per giustificato motivo oggettivo», si legge nel documento che Open è in grado di mostrarvi.
Una comunicazione che arriva quasi due settimane dopo l’sms con cui erano stati annullati all’improvviso i turni dei lavoratori.
Il messaggio è chiaro: «La situazione negativa, che sta caratterizzando il settore in cui opera la società, ha comporTato pesantissime perdite nel fatturato della Juwelo che costringono la scrivente a cessare la propria attività con conseguente soppressione di tutti i posti di lavoro. Siamo, pertanto, costretti a comunicarle il recesso dal rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo con effetto immediato».
I lavoratori erano in sciopero
I lavoratori della Juwelo – da qualche giorno in sciopero – erano stati messi alla porta con un sms: non erano più potuti entrare in ufficio. «Badge disabilitati e serrature cambiate», avevano spiegato.
Per tutti gli altri, ovvero per coloro che – pur lavorando nella sede romana di Juwelo – erano stati ingaggiati da una cooperativa (e dunque non erano dipendenti diretti dell’azienda di gioielli), è partita la procedura per «licenziamento collettivo per cessazione attività». Una comunicazione, inviata ai sindacati, così come previsto dalla legge, in cui si parla di «risoluzione dei rapporti di lavoro con tutto il personale in forza pari a 43 persone».
«Gravi perdite di bilancio»
Il motivo? «Gravi perdite di bilancio». «Con la chiusura dei predetti contratti, la scrivente dovrà cessare la propria attività con conseguente venir meno della possibilità di continuare a occupare i propri lavoratori» si legge ancora sul documento inviato dalla cooperativa ai sindacati.
Per questo motivo il rapporto di lavoro si concluderà il 31 dicembre 2019. Anche in questo caso, tutti a casa: dai magazzinieri agli addetti al call center, dai tecnici di regia agli addetti al marketing.
E che fine hanno fatto gli altri 10 lavoratori a cui era stato consentito l’accesso alla sede romana di Juwelo per continuare a prestare servizio? Quasi tutti fuori. «Negli ultimi giorni avevano deciso di scioperare anche loro perché stanchi di lavorare in quelle condizioni. In 10 a fare il lavoro di 50 persone» ci spiegano.
A rimanere negli studi italiani «solo tre conduttori freelance» che – come ci rivela una fonte che ci invia anche un video a testimonianza – occupano lo spazio della mattina, dalle 10 alle 15, e da oggi «commentano la diretta tedesca».
«Sappiamo che, a sostituirci, almeno per questi giorni è arrivato del personale dalla Germania. Ma questo secondo noi non si può fare» conclude la nostra fonte.
Foto in copertina e video: Juwelo Tv
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