Lamorgese: «Solidarietà» a Salvini per la scultura che spara a due migranti: «Istigazione all’odio»
La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, parlando della scultura comparsa a Napoli che raffigura Matteo Salvini mentre spara a due migranti, durante l’intervista a Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, ha espresso solidarietà al leader della Lega.
«Do assolutamente solidarietà a Salvini – ha detto la ministra -. L’autore di questa immagine ha detto che l’ha fatto per fare una provocazione, ma non è un modo civile di comportarsi, istiga ulteriormente all’odio».
La scorta a Segre
Lamorgese, sollecitata da Annunziata, ha affrontato anche la questione che ha portato all’assegnazione della scorta a Liliana Segre. «Il clima che registriamo è di intolleranza e di odio. E su questo dobbiamo porre molta attenzione», ha detto la titolare del Viminale. Che poi spiegato che la decisione è stata presa «insieme con il prefetto di Milano» per garantire maggiore sicurezza alla senatrice che «gira molto, va nelle scuole, in convegni e manifestazioni pubbliche».
La ministra, inoltre, sta seguendo il caso delle minacce a Ilaria Cucchi, anche se «al momento non è ancora una situazione da attenzionare in maniera specifica come è stato per la senatrice Segre».
Violenza contro le donne
Lamorgese ha poi commentato i dati sulla violenza contro le donne: «Si tratta di un problema grave che stiamo affrontato. Abbiamo forze di polizia particolarmente impegnate su questo fronte – ha spiegato -. Devono parlare con le vittime e insegnare loro che la vita può cambiare denunciando».
Questione migranti
A proposito delle due imbarcazioni che si trovano al largo della Sicilia, Open Arms e Aita Mari, con a bordo centinaia di migranti salvati nei giorni scorsi, Lamorgese che rivelato: «Hanno chiesto il porto all’Italia e presumibilmente lo avranno. Abbiamo dato il via libera ieri sera alla Ocean Viking – ha continuato – e ora sarà la volta di queste due navi».
Sul tema migranti la ministra ha ribadito che «l’obiettivo del governo è cambiare il memorandum del 2017 con la Libia»: «Ho proposto punti ben definiti: accelerare i corridoi umanitari, la graduale chiusura campi di detenzione con la successiva attribuzione della competenza all’Onu. Non si può però fare un raffronto tra un periodo e l’altro – ha ricordato – perché le migrazioni dipendono da molti fattori ed eventi locali che vanno valutati».
Foto di copertina – Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese durante la Festa del Foglio a Firenze, 23 novembre 2019. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
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