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Naufragio a Lampedusa: si rovescia un barcone, ritrovati cinque cadaveri. La procura di Agrigento apre un’indagine

24 Novembre 2019 - 11:00 Redazione
Sono 149 le persone messe in salvo. All'appello mancherebbero ancora altri 13 migranti

Sono cinque i cadaveri recuperati fino ad ora, fra spiaggia e mare, dopo il naufragio di ieri sera ad un miglio dall’isola dei Conigli di Lampedusa. Uno di questi, individuato a Cala Galera dalla Guardia di Finanza, è quello di una donna. Mentre per gli altri si attendono ancora gli accertamenti per verificare il sesso.

I cadaveri saranno portati a braccia sul ripido e scosceso sentiero di circa 4 km che collega Cala Galera con la strada. Le condizioni del mare non consentono alle imbarcazioni della Guardia Costiera di avvicinarsi a riva. La polizia scientifica della Questura di Agrigento è già operativa per eseguire gli accertamenti sui cadaveri, come è accaduto per il naufragio del 7 ottobre. Le operazioni sono coordinate dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella che è a capo dell’indagine aperta dalla procura per naufragio, favoreggiamento dell’immigrazione, e morte come conseguenza di altro reato.

Il salvataggio

Sarebbero invece 149 (di cui 133 uomini 13 donne e 3 bambini) le persone messe in salvo. I sopravvissuti sostengono di essere partiti in 169 e se il numero corrispondesse al vero, all’appello mancherebbero altre 13 persone.

Sono stati due pescatori ad avvisare ieri pomeriggio la capitaneria di porto della presenza di un barcone in difficoltà a un miglio dalla costa di Lampedusa, che si è poi capovolto. Stefano Martello e Calogero Sanguedolce, questi i nomi dei due lampedusani, hanno dato l’allarme consentendo così l’intervento tempestivo delle motovedette che sono riuscite a trarre in salvo 149 migranti.

«Stavamo passeggiando lungo il tratto di costa che si affaccia su Cala Galera – racconta Stefano Martello – perché i pescherecci sui quali lavoriamo sono fermi a causa del maltempo. Quando abbiamo visto la barca navigare verso il porto abbiamo capito subito che le onde altissime stavano per fare capovolgere l’imbarcazione. Abbiamo chiamato la Capitaneria e le motovedette sono arrivate nel giro di pochi minuti. È stata questa tempestività a salvare i migranti che nel frattempo erano caduti in acqua, senza l’intervento immediato delle motovedette sarebbero tutti morti».

Il naufragio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, 23 novembre, a circa un miglio dalla spiaggia dell’Isola dei Conigli. L’avvistamento è stato segnalato da un privato cittadino.

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