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Rimini pronta per le sardine, Loris Savardi: «Siamo stufi della politica fatta di slogan e promesse vuote» – L’intervista

24 Novembre 2019 - 06:37 Olga Bibus
Salvini sarà a Rimini per inaugurare la nuova sede della Lega. A due passi da lui, si terrà il flash mob delle sardine

Con un post su Facebook hanno riempito piazza Maggiore di Bologna, poi hanno invaso Modena, finendo per travolgere tutta Italia con un movimento che come un’onda si è propagato anche all’estero fino agli Stati Uniti.

Ogni giorno una nuova cittá d’Italia aderisce al movimento delle sardine anti-Salvini, nato dall’idea di quattro 30enni bolognesi che armati di social e spirito d’iniziativa hanno finito per mobilitare migliaia di persone, soprattutto giovani.

Oggi, 24 novembre, tocca a Rimini. Appuntamento alla Vecchia Pescheria alle 17. Poco prima, a due passi dal ritrovo, a inaugurare la nuova sede della Lega ci saranno Matteo Salvini e la candidata leghista alle presidenza della regione, Lucia Borgonzoni.

Il leader leghista ha promesso di scendere addirittura in piazza a fianco delle sardine per «ascoltare le loro ragioni», «sentire cosa hanno da proporre», ma allo stesso tempo ha lanciato una campagna social contro di loro.

Loris Savardi

Bisognerà aspettare, per capire se Salvini manterrà la promessa. Sicuramente in piazza ci sarà Loris Savardi, studente universitario di 23 anni, che in questi giorni ha preso parte all’organizzazione della manifestazione di Rimini, dando una mano agli organizzatori.

Perché hai deciso di diventare una sardina?

«Mi sono interessato al movimento dopo la manifestazione di Bologna. Quando ho saputo che avrebbero replicato il flash mob a Rimini ho voluto dare una mano e ho scritto una mail all’indirizzo nel gruppo Facebook dell’evento “Rimini non abbocca”».

Cosa ti piace di questo movimento?

«Che nasce dal basso, che non ci sono simboli politici, che guarda oltre la solita retorica».

Cosa spinge un giovane a partecipare?

«La stanchezza. Noi giovani siamo stufi di una politica fatta di fake news, di slogan vuoti e promesse irrealizzabili. Ci piacerebbe avere delle alternative in campo politico che non parlino alla pancia delle persone, ma partano dai dati e dalle ricerche scientifiche».

E secondo te, scendere in piazza puó cambiare le cose?

«Secondo me sì. Molte persone, soprattutto giovani, sono disinteressate alla politica perché la vedono come chiacchiere e promesse vuote. Mobilitarsi può servire a far comprendere che la comunicazione, anche politica, può essere diversa, che l’azione può essere portata avanti anche in altro modo. In un modo concreto, non urlato».

È importante invece per Rimini scendere in piazza?

«Io penso di sì. Il risultato è in bilico, i sondaggi danno un testa a testa, e ora è arrivato anche il Movimento 5 stelle che aumenta la confusione. Rimini fa parte di una regione, l’Emilia Romagna, che da anni è amministrata dal centrosinistra e ora rischia di finire nelle mani di una destra, a mio avviso, scorretta, quindi scendere in piazza diventa importante. Il risultato non è scontato».

Pensi che Salvini manterrà la promessa? Scenderà al vostro fianco?

«Penso che sia una persona che cambia spesso idea, anche all’ultimo minuto. È probabile che oggi faccia un’altra strada. Ma se scendesse, secondo me non succederebbe nulla».

Hanno accusato le sardine di essere un movimento acefalo, senza idee, manovrato dalla sinistra. Come rispondi?

«Io parlo a titolo personale. Credo che la definizione “acefalo” non sia del tutto sbagliata perché non c’è un leader politico o un finanziatore. Il bello del movimento, secondo me, è proprio che non ha bandiere politiche: ognuno scende in piazza con le proprie idee. Per quanto riguarda le idee in questo caso è una sola ed è che “Rimini non si lega” e “non abbocca”. Non cade nella propaganda della falsità e delle fake news».

Secondo te il movimento avrà vita breve o può avere un futuro?

«Questo dipende da cosa decideranno gli organizzatori. Io spero che si dia un’organizzazione nazionale e che abbia un futuro. Finché ci sarà una politica basata su una propaganda malata, ci sarà bisogno delle sardine».

Foto copertina: La manifestazione delle sardine a Perugia

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