Silvestri (M5s): «Nelle Regioni con il Pd? Si voti su Rousseau se attivisti e parlamentari locali sono favorevoli» – Video
L’arrivo di Beppe Grillo a Roma non sembra avere sopito le tensioni interne. E così mentre si aprono le candidature per gli aspiranti consiglieri regionali M5s in Emilia-Romagna e Calabria (le ‘Regionarie’) che dovranno poi avere il via libera del capo politico Luigi Di Maio, ci sono esponenti 5 Stelle che vorrebbero votare (di nuovo) sulla piattaforma Rousseau per decidere se allearsi con il Pd per le Regionali del 26 gennaio.
«Se gli attivisti e i parlamentari emiliani e calabresi vogliono votare su questo, io sto con loro» dice Francesco Silvestri, capogruppo vicario M5s alla Camera. Il deputato spiega di non aver partecipato all’ultima consultazione online: «Voterò quando si tratterà del Lazio, ma preferisco non esprimermi su altre Regioni».
Tra i motivi di tensione interna al Movimento 5 Stelle, c’è anche la mancata elezione (da settimane ormai) del nuovo capogruppo alla Camera: ruolo che ha visto candidato anche Silvestri. «Nessuno scontro, c’è un po’ di nervosismo interno e si ripercuote anche su questo», dice l’attuale capogruppo vicario.
Roberta Lombardi, attuale consigliera regionale nel Lazio del M5s e volto storico del Movimento 5 Stelle, chiede apertamente una nuova votazione su Rousseau: «I 5 Stelle dovrebbero fare alleanze nelle Regioni al voto? Chiediamolo ai cittadini delle rispettive Regioni, magari in modo un po’ più diretto».
Dello stesso parere il deputato Giuseppe Brescia (capogruppo della commissione Affari Costituzionali della Camera) e il vice-presidente del parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo. Era stato Luigi Di Maio a escludere una votazione bis su Rousseau, ma soprattutto a escludere un nuovo patto civico come quello fatto in Umbria.
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