Rai, bufera al Tg1: no al servizio su Caruana. Il sindacato: «La Rai ha un contratto di servizio pubblico che va onorato»
A 24 ore dalla notizia che ha visto due ministri maltesi dimettersi in seguito alle indagini sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, Informazione@Futuro – corrente dell’Fnsi – assieme ad alcuni giornalisti Rai ha diramato una nota. Nel testo, viene spiegato che, nonostante «gli arresti, le perquisizioni e un vero e proprio cataclisma ai danni del governo maltese, per il Tg1 delle 20 di ieri questa non era una notizia. Una scelta incomprensibile e autolesionista visto che a La Valletta c’è una inviata speciale della nostra ammiraglia, Maria Grazia Mazzola, che da sempre segue l’inchiesta sulla morte di Daphne e che avrebbe potuto informare in presa diretta su ciò che sta accadendo praticamente davanti ai suoi occhi», hanno scritto. Il sindacato giudica la scelta di non aver trattato il tema durante il tg come «grave inadempienza da parte della testate più seguita del Servizio Pubblico. La Rai ha un contratto di servizio pubblico che va onorato». Informazione@Futuro prosegue nel comunicato, raccontando che «solo oggi il Tg1 si sveglia: quando le notizie sono su tutti i giornali e quando sull’isola sta per arrivare una delegazione della nostra Federazione Nazionale della Stampa». E chiosa affermando come ormai sia «pratica diffusa in buona parte della Rai di svilire e umiliare le professionalità di altissimo valore che ha al suo interno».
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