Renzi durissimo contro i magistrati: «Toghe invadono il terreno della politica. A rischio il sistema democrazia»
Poco importa della bacchettata del Csm che ha approvato a maggioranza la proposta di pratica a tutela dei magistrati che erano stati attaccati da alcuni esponenti politici tra cui Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva torna ad attaccare i magistrati dopo l’inchiesta sulla fondazione Open.
«Chi non reagisce oggi accetta che si metta in discussione il principio della separazione dei poteri che è una colonna del sistema democratico occidentale. E lascia che siano i magistrati a decidere che cos’è un partito e cosa no», scrive Renzi in un’edizione straordinaria della sua eNews.
Renzi definisce una vera e propria «retata» quella contro la fondazione Open, portata avanti dai due pm Creazzo e Turco che il leader di Italia Viva cita nel testo. «Perché secondo loro Open non è una Fondazione, ma un partito? Chi lo stabilisce? Perché due magistrati possono trasformare una fondazione in un partito solo allo scopo di indagare per finanziamento illecito ai partiti. E soprattutto in democrazia chi decide che cos’è un partito e cosa no? Un magistrato? Siamo o non siamo un Paese in cui vige la separazione dei poteri?», sono le domande che pone il leader di Italia Viva.
«Se fondo un partito lo decido io non un magistrato – dice Renzi -. Porteremo avanti a tutti i livelli istituzionali lo sconcerto di chi vede messo in dubbio una colonna del sistema istituzionale con due magistrati che invadono il terreno della politica». E annuncia la calendarizzazione con urgenza di una discussione su questo tema perché «è in gioco l’autonomia politica», dice Renzi. Poi conclude: «Se qualcuno pensa di intimorirmi, ha sbagliato persona».