Treviso, diritto alla disconnessione violato: i sindacati dicono stop a Whatsapp per le comunicazioni
A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, i sindacati dell’Istituto oncologico veneto hanno presentato una segnalazione per denunciare e dire basta all’abuso di social nelle comunicazioni interne alla struttura.
«Da tempo avevamo segnalato che troppe comunicazioni “ufficiali” avvenivano utilizzando gruppi di comunicazione sui social network o sui servizi di messaggistica istantanea, a tutte le ore del giorno e anche nei festivi, una abitudine non corretta», ha detto alla Tribuna di Treviso Sara Tommasin della Fp Cgil.
I sindacati hanno lamentato l’uso continuativo di social e messaggistica come WhatsApp e Telegram anche nei casi in cui i dipendenti si trovavano fuori dall’orario lavorativo: mail e messaggi sull’organizzazione del lavoro più o meno urgenti arrivavano a qualunque ora, non consentendo ai dipendenti di “staccare la spina” quando era loro diritto farlo. Quindi ledendo il diritto alla disconnessione.
«Proprio per questo – continua Tommasin – avevamo specificato che ordini di servizio e direttive ufficiali devono passare tramite un canale istituzionale, con oggetto, indirizzo, estremi dei soggetti e protocollo. Certo, è ovvio che un gruppo limitato di persone, internamente, per comodità, può comunicare tramite certi strumenti. Ma le direttive ufficiali devono avere un canale altrettanto ufficiale».
Leggi anche:
- Pensioni, l’Ocse bacchetta l’Italia. Quota 100 nel mirino: «Aumentare l’età del ritiro dal lavoro»
- Brescia, Grosso allontana Balotelli dall’allenamento. E lui sgomma via dal centro sportivo mentre i compagni sono al lavoro
- Le madri italiane sono penalizzate: solo il 57% ha un lavoro. L’11,1% non ha mai lavorato – I dati
- Whatsapp, basta un messaggio e la chat di gruppo si distrugge: il bug scoperto dai ricercatori israeliani
- #WhatsAppDown: impossibile inviare video, foto e messaggi vocali
- Pagare con una chat, cosa sappiamo di WhatsApp Pay