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Via libera alla commissione Ue: von der Leyen più votata di Juncker

27 Novembre 2019 - 12:26 Redazione
«Dobbiamo riformare i nostri sistemi di asilo senza dimenticare i valori di solidarietà e responsabilità», ha detto la neo presidente della Commissione europea da Strasburgo

Arriva il via libera dal Parlamento europeo alla Commissione targata Ursula von der Leyen. Con 461 sì, 157 contrari, e 89 astenuti, von der Leyen fa meglio del presidente uscente Jean-Claude Juncker, la cui commissione nel 2014 fu approvata con 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astenuti (su 751 eurodeputati).

La presidente della Commissione subito dopo il via libera del Parlamento Europeo ha dichiarato: «Sono molto lieta mi sento onorata da questa maggioranza travolgente» Poi ha twittato “Grazie” in tutte le lingue dei paesi della comunità europea. .

Il commissario europeo agli Affari economici, ed ex premier italiano, Paolo Gentiloni ha accolto con entusiasmo l’approvazione del Parlamento. «La Commissione parte con un consenso del parlamento addirittura superiore a quello della Commissione precedente, e questo è di buon auspicio», ha spiegato l’ex premier italiano ai cronisti presenti.

«Per quanto riguarda il mio lavoro come commissario all’economia – ha proseguito Gentiloni – la priorità assoluta sarà il rilancio della crescita».

«C’è molto da cambiare e da fare per rilanciare la crescita in Europa, per renderla più sostenibile sul piano ambientale e sul piano sociale. Una cosa che mi piacerebbe molto poter aiutare a fare – ha aggiunto – è costruire un po’ di legami e un po’ meno di divisioni permanenti tra gli Stati del Nord e del Sud, dell’Ovest e dell’Est dell’Europa».

Anche il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha accolto di buon grado il voto del Parlamento europeo: «Grazie al lavoro del Parlamento la nuova Commissione europea è ora pronta per iniziare il suo lavoro», ha scritto su Twitter Sassoli. «I miei migliori auguri alla Presidente von der Leyen e al suo team. Lavoriamo insieme per cambiare in meglio l’Europa e per agire sulle questioni che più contano per gli europei».

Le intenzioni di voto dei gruppi del Parlamento Ue

Popolari, socialisti e liberali di Renew Europe avevano confermato il loro sostegno alla Commissione von der Leyen, mentre i Verdi avevano dichiarato di astenersi, mentre il gruppo sovranista di Identità e Democrazia e quello della sinistra radicale della Gue avevano dichiarato di votarecontro. Contrari anche i Conservatori di Ecr, anche se la delegazione più numerosa, quella dei polacchi del PiS, appoggerà von der Leyen.

Anche il Movimento Cinque Stelle ha confermato il suo sostegno al nuovo esecutivo Ue. È il quadro che emerge dalle dichiarazioni di voto seguite all’intervento della presidente eletta in aula a Strasburgo.

La Commissione è stata più votata di quella di Juncker. Nel 2010 la seconda commissione Barroso ottenne 488-137-72 (su 736 eurodeputati), nel 2004 la prima commissione Barroso fece 478-84-98 (su 732 parlamentari), nel 1999 la commissione Prodi ebbe 510 sì, 51 no e 28 astenuti (su 626 eurodeputati), e nel 1995 quella Santer ebbe 417 voti a favore, 104 contro e 59 astenuti (567 deputati).

Il discorso di Ursula von der Leyen prima della votazione

«Ogni Stato membro dell’Ue si è impegnato per gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Paolo Gentiloni gestirà il raggiungimento degli obiettivi ne è convinto e io credo in lui», ha detto la presidente eletta della Commissione europea Ursula von der Leyen in plenaria al Parlamento europeo.

«Abbiamo costruito un’equipe europea eccezionale, oggi chiedo il vostro sostegno per un nuovo inizio per l’Europa», continua la neopresidente della Commissione. «Nei prossimi 5 anni – ha aggiunto – la nostra unione porterà avanti una trasformazione di società e economia, è la cosa giusta da fare e non sarà semplice».

Lotta per il clima

«La protezione del nostro clima – ha detto – è una questione esistenziale per l’Europa e per tutto il mondo e non potrebbe essere altrimenti. Vediamo Venezia sott’acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania; è successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico».

Immigrazione

L’Europa sarà sempre un riparo per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale». Lo ha detto la presidente eletta della Commissione Ue Ursula von der Leyen. «È nel nostro interesse che coloro che rimangono siano integrati nella nostri società, ma dobbiamo anche far si che coloro che non hanno il diritto di rimanere ritornino in patria – ha aggiunto -. Dobbiamo spezzare questo modello crudele dei trafficanti e dobbiamo riformare i nostri sistemi di asilo senza dimenticare i valori di solidarietà e responsabilità».

Brexit

La presidente della Commissione ha parlato anche della Brexit sottolineando che: «Io non ho mai sottaciuto che sarò sempre una remainer». Tuttavia, ricorda la presidente, «rispetteremo la decisione dei britannici e troveremo sempre delle soluzioni alle sfide comuni, ma qualsiasi cosa serba il futuro per noi il legame e l’amicizia dei nostri popoli non possono essere spezzati», ha aggiunto.

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