Il «no» sbiadito dei 5 Stelle alla riforma del Mes. Di Maio pronto al dialogo
La contrarietà alla riforma del Mes da parte del Movimento 5 Stelle non è più così scontata e per questo ai pentastellati serve più tempo. Luigi Di Maio vuole cogliere l’invito al dialogo avanzato ieri dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Il capo politico M5s propone un controllo non solo sulla riforma del Mes, ma anche su tutti gli altri negoziati in corso come quello sull’unione bancaria. Vorrebbe capire insomma, se il combinato disposto di queste riforme possa portare a un risultato soddisfacente.
Questa la tesi esposta nella riunione con i parlamentari pentastellati durata oltre due ore (dopo che era saltata nella serata di mercoledì, 27 novembre). Le posizioni più rigide verso le istituzioni europee, come quelle del senatore Gianluigi Paragone ed Elio Lannutti, sembrano al momento più isolate.
Luigi Di Maio, ma più in generale il governo Conte 2, sembra volere puntare soprattutto al rinvio della ratifica della riforma da parte del nostro Paese. Intanto i 5 Stelle attendono di capire quale posizione prenderà Giuseppe Conte in aula lunedì.
Il presidente del Consiglio è ormai bersagliato quotidianamente dalle critiche di Fratelli d’Italia e Lega, che ha chiamato in causa anche il presidente della Repubblica. Il livello di scontro si è alzato, complice anche la bagarre in aula di ieri.
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