Schio nega le pietre d’inciampo, il sindaco Orsi difende la scelta: «Una strumentalizzazione inaccettabile»
«La bocciatura della mozione del Pd non ha nulla di politico o partitico, ma prende solo atto che nella nostra città già si onorano Istituzionalmente caduti e vittime; la loro memorie è indelebile nell’animo di questa città e ritengo che sia necessario ristrutturare ciò che fu posto a loro memoria, perché sono parte della storia della nostra comunità».
A scriverlo in un lungo post su Facebook è il sindaco di Schio (Vicenza) a commento della discussione creatasi dopo il «no» della maggioranza comunale alla mozione, presentata dal Partito Democratico, che prevedeva il posizionamento delle pietre d’inciampo in memoria dei deportati morti nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale.
«Dopo la bocciatura della mozione del PD sul posizionamento delle Pietre d’Inciampo e sistemazione di tutte le targhe dedicate ai partigiani – spiega il sindaco di Schio – vedo prese di posizione che non tengono presente degli interventi seri e ponderati espressi dai consiglieri di maggioranza, ma solo su alcune estrapolazioni capacitamente diffuse».
Il sindaco Orsi prosegue: «Ci si dimentica che è stato presentato dall’altra opposizione (destra) che chiedeva stessa cosa per le vittime dell’eccidio effettuato a fine guerra dai partigiani. Queste superficialità sono state girate anche alla stampa nazionale che ovviamente non sapendo riporta solo una parte». «Voglio solo ricordare che a Schio si onorano tutte le vittime degli odi e delle violenze, senza discriminazioni. Inoltre in occasione della Giornata della Memoria si svolgono attività volte a “non dimenticare” quegli orrori », prosegue Orsi.
E il primo cittadino rigetta le critiche mosse dalle associazioni ANPI, ANED, AVL e dall’Istituto storico di Vicenza: «Ritengo inaccettabile che venga strumentalizzato un tema così delicato come l’Olocausto che è a tutti gli effetti una pagina di vergogna del genere umano».
«Oggi – prosegue Orsi – purtroppo questi temi sono sventolati per cercare di darsi una connotazione politica, io sono convinto che non è continuando a rincorrere chi chiede azioni per ribadire la lotta al fascismo di destra o di sinistra che ci si possa caratterizzare»
«Invito vivamente invece ad una maggior partecipazione nelle giornate istituzionali come il 25 Aprile e il 4 Novembre, 27 Gennaio, dove invece ci si trova sempre in pochi, forse è più semplice battere sui tasti di un pc piuttosto che investire il tempo in giornate significative», chiosa infine il primo cittadino di Schio.
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4 DICEMBRE 2019 – 06:13