TikTok si scusa per aver rimosso il video-tutorial sui campi uiguri: «Errore umano»
Con un post sul proprio sito, TikTok ha fatto chiarezza sulla rimozione del video-tutorial che denunciava i campi di concentramento degli uiguri. Dopo aver ricostruito la timeline degli eventi, il social media cinese ha però ammesso che la rimozione del contenuto è stata frutto di un «errore umano».
Tutto è iniziato il 23 novembre quando con un piegaciglia in mano, Feroza Aziz, adolescente statunitense, ha diffuso su TikTok quello che sembrava essere un tutorial di bellezza, in cui invece l’adolescente parlava di quello che definisce «un olocausto» perpetrato dallo Stato cinese. Questo è stato visualizzato oltre 1,4 milioni di volte e ha ricevuto 500mila like prima che TikTok bannasse la ragazza per un mese.
Il social network cinese ha spiegato che il 25 novembre, alle 3.32 del mattino, è stata eseguita un’azione che era già stata programmata: 2,406 dispositivi sono stati bannati. Tra questi, alcuni avevano pubblicato immagini relative al terrorismo, allo sfruttamento minorile o contenevano spam.
Aziz è caduta nella prima categoria perché con un altro account, (@getmefamousplzsir) aveva diffuso un video contenente un’immagine di Osama Bin Laden. Sul contenuto del video non è stato detto molto da TikTok ma pare fosse una parodia di una meme sulle «cotte per le celebrità». Nonostante avesse preso atto che si trattava di un video satirico, la piattaforma ha stabilito che violava le sue linee guida.
Ad Aziz quindi è stato impedito l’accesso anche al suo secondo account, (@getmefamouspartthree) sul quale il video-tutorial rimaneva comunque visibile. Due giorni dopo invece, il 27 novembre, il contenuto è stato completamente rimosso dalla piattaforma.
«A causa di un errore umano di moderazione, un video virale del 23 novembre è stato rimosso. È importante chiarire che nulla nelle linee guida della nostra Community preclude contenuti analoghi, e non avrebbe dovuto essere rimosso», scrive TikTok.
Dopo 50 minuti, il video è stato infatti reintrodotto sul social network. Il post si conclude con un «Ci scusiamo per l’errore» e con la spiegazione che i moderatori, essendo umani, possono sbagliare.
«Se credo che l’abbiano rimosso solo a causa di un video satirico su tutt’altro tema che era già stato cancellato su un mio precedente account che era stato cancellato? Appena dopo che avevo finito di postare un video in tre parti sugli uiguri? No», replica Aziz su Twitter.
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