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Omicidio Caruana Galizia, l’imprenditore Fenech accusato di complicità nell’omicidio della giornalista

30 Novembre 2019 - 20:45 Redazione
Il premier Joseph Muscat dovrebbe dimettersi entro il 18 gennaio. Il Partito laburista è pronto a votare per un nuovo leader e primo ministro.

L’indagine nella morte di Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa da un’autobomba il 16 ottobre del 2017, fa tremare l’élite politica ed economica di Malta: dopo la notizia delle dimissioni del premier Joseph Muscat ecco che l’imprenditore Yorgen Fenech è stato incriminato per concorso in omicidio della giornalista. Fenech, uno degli uomini più ricchi del Paese, è considerato uno dei possibili mandanti dell’omicidio. È lui il proprietario del fondo segreto 17 Black, finito nell’inchiesta giornalistica sui Panama Papers su cui anche Caruana Galizia stava indagando. Per quanto riguarda Muscat invece, non è ancora chiaro se il premier rimarrà in carica fino al 18 gennaio. L’8 gennaio inizieranno le consultazioni all’interno del partito per decidere la successione.

Fenech si dichiara non colpevole

ANSA | Yorgen Fenech è stato arrestato il 20 novembre all’alba mentre cercava di lasciare l’isola sul suo yacht

Fenech è accusato di aver organizzato e finanziato l’omicidio di Daphne Caruana Galizia. La polizia maltese contesta all’imprenditore anche di aver giocato un ruolo materiale nell’omicidio e nell’acquisto degli esplosivi. Tutte accuse respinte da Fenech che si è dichiarato non colpevole durante l’udienza durata 20 minuti. Arrivato scortato da 8 poliziotti, Fenech rimarrà sotto la custodia della polizia. Il giudice ha anche disposto il sequestro dei beni mobili e immobili del’imprenditore a cui sono stati sequestrati il passaporto e le carte di credito. In precedenza Fenech ha dichiarato di temere per la propria vita. La sua richiesta di grazia, in cambio della quale si era impegnato a rivelare tutte le informazioni a sua conoscenza sul caso, è stata respinta dal governo maltese.

Le dimissioni di Muscat

A dare la notizia delle dimissioni del premier sono il quotidiano locale Malta Independent e il Times of Malta, che spiegano come il Partito laburista sia pronto a votare per un nuovo leader e primo ministro entro il 18 gennaio. Appena poche ore fa, in un comunicato diffuso il 29 novembre, palazzo Castille – sede del governo – annunciava che Muscat sarebbe rimasto «concentrato sulle priorità del Paese» fino a quando non sarebbe stato chiuso «uno dei più grandi casi criminali della sua storia». Il premier è sotto pressione per il fatto che il suo braccio destro, l’ormai ex capo di gabinetto Keith Schembri, era presente a diversi incontri tra i servizi segreti e il premier, nei quali si era parlato dell’imprenditore Yorgen Fenech come il principale sospetto nella morte della giornalista Daphne Caruana Galizia.

Prevista una nuova manifestazione il 1 dicembre

L’ong maltese Repubblika ha convocato per le 16.00 del 1 dicembre, sotto la sede del Parlamento, una nuova manifestazione di protesta: sarà l’ottava da quando l’indagine sull’assassinio Caruana ha coinvolto le più alte sfere del governo e dell’imprenditoria maltesi. In quella del 29 novembre, migliaia di persone avevano riempito la grande piazza davanti all’Auberge de Castille, sede del governo a La Valletta, chiedendo le dimissioni di Muscat.

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