Omicidio Caruana Galizia, l’imprenditore Fenech accusato di complicità nell’omicidio della giornalista
L’indagine nella morte di Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa da un’autobomba il 16 ottobre del 2017, fa tremare l’élite politica ed economica di Malta: dopo la notizia delle dimissioni del premier Joseph Muscat ecco che l’imprenditore Yorgen Fenech è stato incriminato per concorso in omicidio della giornalista. Fenech, uno degli uomini più ricchi del Paese, è considerato uno dei possibili mandanti dell’omicidio. È lui il proprietario del fondo segreto 17 Black, finito nell’inchiesta giornalistica sui Panama Papers su cui anche Caruana Galizia stava indagando. Per quanto riguarda Muscat invece, non è ancora chiaro se il premier rimarrà in carica fino al 18 gennaio. L’8 gennaio inizieranno le consultazioni all’interno del partito per decidere la successione.
Fenech si dichiara non colpevole
Fenech è accusato di aver organizzato e finanziato l’omicidio di Daphne Caruana Galizia. La polizia maltese contesta all’imprenditore anche di aver giocato un ruolo materiale nell’omicidio e nell’acquisto degli esplosivi. Tutte accuse respinte da Fenech che si è dichiarato non colpevole durante l’udienza durata 20 minuti. Arrivato scortato da 8 poliziotti, Fenech rimarrà sotto la custodia della polizia. Il giudice ha anche disposto il sequestro dei beni mobili e immobili del’imprenditore a cui sono stati sequestrati il passaporto e le carte di credito. In precedenza Fenech ha dichiarato di temere per la propria vita. La sua richiesta di grazia, in cambio della quale si era impegnato a rivelare tutte le informazioni a sua conoscenza sul caso, è stata respinta dal governo maltese.
Le dimissioni di Muscat
A dare la notizia delle dimissioni del premier sono il quotidiano locale Malta Independent e il Times of Malta, che spiegano come il Partito laburista sia pronto a votare per un nuovo leader e primo ministro entro il 18 gennaio. Appena poche ore fa, in un comunicato diffuso il 29 novembre, palazzo Castille – sede del governo – annunciava che Muscat sarebbe rimasto «concentrato sulle priorità del Paese» fino a quando non sarebbe stato chiuso «uno dei più grandi casi criminali della sua storia». Il premier è sotto pressione per il fatto che il suo braccio destro, l’ormai ex capo di gabinetto Keith Schembri, era presente a diversi incontri tra i servizi segreti e il premier, nei quali si era parlato dell’imprenditore Yorgen Fenech come il principale sospetto nella morte della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Prevista una nuova manifestazione il 1 dicembre
L’ong maltese Repubblika ha convocato per le 16.00 del 1 dicembre, sotto la sede del Parlamento, una nuova manifestazione di protesta: sarà l’ottava da quando l’indagine sull’assassinio Caruana ha coinvolto le più alte sfere del governo e dell’imprenditoria maltesi. In quella del 29 novembre, migliaia di persone avevano riempito la grande piazza davanti all’Auberge de Castille, sede del governo a La Valletta, chiedendo le dimissioni di Muscat.
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